27 Luglio 2022

MILANO - Tre montenegrini, rispettivamente di 40, 43 e 50 anni, gravemente indiziati di far parte dell'organizzazione criminale internazionale denominata "Pink Panthers", noto per la rapidità di esecuzione delle rapine, tra i 50 secondi e il minuto, sono stati arrestati dalla polizia. La velocità con cui mettevano a segno le loro malefatte era dovuta alla cosiddetta tecnica "Smash & Grab” (distruggi e prendi), per la violenza dei colpi nonché per i modi spregiudicati e spettacolari con cui progettavano le rapine e le fughe.

A mettere fine alla loro attività illecita ci hanno pensato gli agenti della sezione Antirapina della Squadra Mobile che, nel corso di un servizio in borghese, hanno riconosciuto, vedendoli passeggiare in bicicletta in una via del centro cittadino, due volti noti, immortalati dalle telecamere in occasione di alcuni colpi in gioiellerie consumati proprio a Milano. I due sono stati bloccati all'esterno dello stabile in cui erano stati visti entrare ed è stato individuato l'appartamento in cui dimoravano. Con loro soggiornava, sotto un alias, un noto rapinatore montenegrino, ricercato a livello internazionale sia dalle autorità del suo Paese per il reato di omicidio e detenzione illegale di armi ed esplosivi, sia da quella italiana poiché destinatario di un ordinanza di custodia cautelare in carcere per la rapina consumata ai danni di una gioielleria, avvenuta a Genova nel 2017.

All'interno dell'abitazione sono state rinvenute due pistole, fedeli riproduzioni di Beretta semiautomatiche, numerosi proiettili a salve, una mazza identica a quella utilizzata per le spaccate e diversi capi d'abbigliamento perfettamente corrispondenti a quelli utilizzati per le rapine. I tre si ritiene siano gli autori, a vario titolo, di altrettante rapine consumate a Milano tra il 2019 e il 2022.