14 Luglio 2022

TREZZANO SUL NAVIGLIO - I carabinieri e la guardia di finanza di Corsico hanno effettuato un’operazione congiunta che ha portato a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 persone, tutte italiane, ritenute responsabili, a vario titolo, del reato di commercializzazione e illecita lavorazione della “canapa light”. Inoltre le fiamme gialle hanno disposto il sequestro probatorio dei conti correnti e di una cassetta di sicurezza riconducibili all’impresa, nonché disposto la cessazione  delle attività esercitate presso un capannone industriale di Trezzano sul Naviglio.
Le indagini hanno preso il via nel settembre del 2019, a seguito di un incendio divampato all’interno di un capannone in uso alla ditta operante nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio di fiori di canapa. Ed erano state trovate migliaia di bombolette contenenti butano, propano e isobutano, gas che immessi nell’ambiente durante le fasi di illecita lavorazione della canapa avevano  originato la deflagrazione e la conseguente combustione. I successivi approfondimenti avevano accertato che gli indagati acquistavano legalmente “canapa light” per fini diversi da quelli dichiarati e consentiti dalla legge, lavorando la sostanza al fine di creare nuovi derivati al di fuori di ogni autorizzazione. Inoltre, commercializzavano canapa che, superando il limite di   principio attivo di THC, deve essere considerata sostanza stupefacente.
I finanzieri, invece, hanno indirizzavano l’attività investigativa sui risvolti economico, ricostruendo minuziosamente i proventi illeciti dell’attività  d’impresa conseguiti con il commercio di sostanze stupefacenti. Inoltre i carabinieri hanno arrestato una persona sorpresa a trasportare 10 chili di hashish light, deferito due soggetti sorpresi a importare dalla Svizzera 150 chili di canapa light e sequestrato, in totale, 950 chili della stessa sostanza per un valore commerciale complessivo di circa un milione di euro.