07 Giugno 2022

CAVENAGO - Mentre il complice lo tratteneva, lui prendeva a calci e a pugni la vittima, un pakistano 36enne, che stava rientrando dal lavoro. L’increscioso episodio è avvenuto a Cavenago e l’uomo è stato assalito in maniera così brutale solamente per impossessarsi del suo zainetto.  L’aggressore, un marocchino 30enne, dopo averlo pestato a mani nude, l'ha colpito in testa con una bottiglia ritrovata nelle vicinanze, dopodiché ha raccolto un grosso sasso e ha tentato di spaccargli la testa. Solamente il provvidenziale intervento di un passante ha scongiurato il peggio. Alcuni testimoni hanno raccontato che il pakistano era stato avvicinato dai due, decisi a rapinarlo, ma una volta scoperto che nello zaino non c’era nulla di valore, uno dei due si è accanito nei suoi confronti con una violenza inaudita.

L’aggressore, mentre il ferito era inerme su una panchina, si è riavvicinato e si impossessato della borsa che successivamente ha abbandonato poco distante. I carabinieri,  allertati da alcuni presenti, si sono messi subito sulle sue tracce e grazie alle immagini delle telecamere hanno ricostruito l'identità dell’aggressore, un personaggio già noto alle forze dell’ordine, e l’hanno arrestato. Ora si trova in cella con l'accusa di rapina in concorso con armi e lesioni, mentre il complice è riuscito a sfuggire alla cattura. Il pakistano, accompagnato in ospedale per le cure del caso, è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni.