09 Luglio 2021

LENTATE SUL SEVESO - Quando i carabinieri e i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento mezzo allagato, l’hanno trovato in un evidente stato di alterazione quasi sicuramente a causa di qualche sostanza stupefacente che aveva assunto. E per giustificarsi ha iniziato a sostenere che lavorava per i servizi segreti ed era in missione per conto del ministro dell’Interno. La vicenda risale a qualche giorno fa, quando i militati sono intervenuti in un’abitazione in via Vitttorio Veneto a Lentate sul Seveso, a seguito di una segnalazione di disturbo alla quiete pubblica. L’uomo, un 41enne già noto alle forze dell’ordine, aveva lasciato aperto da due giorni i rubinetti dell’acqua e gli scarichi erano otturati. Una successiva verifica ha confermato che l’appartamento avrebbe retto ancora poco prima di crollare. Naturalmente la scusa di essere uno 007 non è mai stata presa in considerazione dagli uomini dell’Arma e hanno proceduto con la perquisizione della casa, trovando 2 etti di cocaina in un unico sasso, 20mila euro un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento. Inevitabile a quel punto le manette ai polsi del 41enne con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti a scopo di spaccio.