15 Novembre 2022

MEDA - “Signora, non c’è tempo, le sta per esplodere il telefono”, ma l’anziana non ci casca e sventa una truffa. È accaduto a Meda e la protagonista è una 78enne che si è sentita suonare il campanello della sua abitazione. Affacciatasi per vedere chi fosse, l’anziana si è trovata davanti uno sconosciuto in tenuta da lavoro che, mostrando un tesserino, ha affermato di essere un tecnico addetto al servizio idrico che doveva urgentemente controllare il contatore dell’acqua.

La donna gli ha aperto il cancello per farlo accedere nel cortile, dove si trova lo sportello dell’acqua. Il sedicente tecnico dopo alcune finte misurazioni si è nuovamente rivolto alla 78enne informandola che aveva rilevato dei guasti sia sull’impianto del gas che su quello dell’acqua per poi, immediatamente dopo, contattare, a suo dire, la sua centrale e avere conferma dell’imminente pericolo su tutta l’abitazione.  A quel punto l’uomo ha chiesto alla donna di ispezionare tutte le tubature di casa e di aprire i rubinetti. Nel frattempo nell’aria di casa si è sparso un forte odore acre. L’uomo ha sottolineato la cosa, affermando che era dovuto all’inquinamento, ma la 78enne, memore delle istruzioni ricevute l’anno scorso durante la campagna anti-truffe svolta dai carabinieri di Meda, ha cominciato a guardare l’uomo sempre con maggiore sospetto. Quest’ultimo, in tutta risposta, ha cercato di far precipitare la situazione provocando senza farsi vedere dei forti botti sulle tubature, sostenendo che l’impianto stava per scoppiare.

E quando la donna ha detto di voler chiamare i carabinieri, il finto tecnico le ha intimato “Signora, faccia presto e tiri fuori tutto l’oro e i soldi che tiene in casa e nella cassaforte perché bruciano”. Intimorita dalla situazione, l’anziana ha preso da un cassetto alcuni gioielli ma al finto tecnico, nel frattempo raggiunto da un complice, non bastavano, voleva gli altri e chiedeva anche di raccogliere i soldi. A quel punto la donna si è fatta coraggio e ha preso in mano il telefono che si trovava proprio sopra una brochure informativa anti-truffa, esclamando con decisione “Adesso chiamo i carabinieri anche se scoppia il telefonino”. Vista la sua caparbietà e temendo il peggio, i due finti tecnici hanno lasciato l’abitazione e si sono allontanati a gambe levate.