07 Marzo 2023

MILANO - Desiderava soltanto che smettessero di fumare, per tutta risposta è stato aggredito con violenza e rapinato. È accaduto nel pomeriggio di venerdì 3 marzo, su un treno regionale della linea Pavia-Milano. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, un milanese 32enne ha chiesto a un gruppo formato da quattro giovani di non fumare sul convoglio, ma la loro reazione è stata inaudita. I quattro lo hanno aggredito prendendolo a calci e pugni e poi gli hanno strappato via il cellulare, probabilmente per impedirgli di chiamare i soccorsi. Per fortuna ci hanno pensato gli altri passeggeri spaventati a  dare l’allarme, permettendo l’intervento delle forze dell’ordine. Il convoglio ha arrestato la sua corsa in mezzo alle campagne del pavese e in seguito ha raggiunto la stazione di Certosa (nel Comune di Giussago). Qui il 32enne è stato soccorso, e accompagnato in ospedale in codice verde. A parte il grosso spavento, ha riportato lievi ferite. Ma alla stazione, sono potuti intervenire anche gli agenti della Polfer e i carabinieri, che hanno arrestato in flagranza i quattro aggressori, uno dei quali minorenne. Per loro le accuse sono serie,visto che dovranno rispondere di rapina, lesioni personali e interruzione di pubblico servizio.
Purtroppo le aggressioni sui treni o nelle stazioni sono sempre più frequenti. Sullo stesso convoglio, solo due settimane fa, uno studente di 14 anni è stato rapinato da due ragazzini di appena 16 anni, che lo hanno avvicinato e minacciato con un paio di forbici, costringendolo a consegnare tutti i soldi che aveva in tasca, cioè 50 euro che gli erano stati dati come paghetta. Fortunatamente anche in quel caso il ragazzo non aveva riportato ferite, ma solo un grande choc.
Avvicinandoci alla Martesana, qualche settimana fa, un tremendo episodio non è finito in tragedia solo per miracolo, quando a Seregno un ragazzino di 15 anni di Lentate sul Seveso è stato spinto sotto il treno da due coetanei, restando miracolosamente illeso. Per non parlare delle frequentissime aggressioni ai danni dei capitreno che chiedono i biglietti o vogliono fare rispettare le regole, o dei tantissimi atti vandalici che costringono spesso a interrompere le corse con disagi per tutti.  Per queste ragioni, a febbraio, è intervenuta la Federazione italiana trasporti, che ha chiesto un tavolo di confronto con la dirigenza, suggerendo che su alcuni treni sia costante la presenza della polizia.