27 Maggio 2022

VEDUGGIO DI COLZANO - È stata affiancata da un’auto che improvvisamente le ha tagliato la strada, costringendola a fermarsi. Subito dopo è sopraggiunta una moto condotta da un uomo con casco integrale che, pistola alla mano, si è fatto consegnare la borsa che c’era sul posto del passeggero, contenente documenti e un computer, fortunatamente assicurato. Il fatto è accaduto l’11 maggio a Veduggio di Colzano e la donna, una 47enne di origini pugliesi aveva sporto denuncia ai carabinieri. Peccato si fosse inventata tutto.
La segnalazione dell’evento, infatti, giunta per competenza territoriale anche al comando stazione carabinieri di Besana in Brianza, ha subito destato l’attenzione dell’Arma. La possibilità che nel territorio fosse giunta una banda dedita a rapine in strada aveva portato a innalzare il livello dei controlli. Al tempo stesso però ai carabinieri alcuni particolari della vicenda non convincevano. Nei giorni successivi hanno quindi convocato la donna in caserma e le hanno chiesto di precisare i dettagli della rapina. Il racconto scricchiolava e la donna ha cominciato a cadere in contraddizione fino a quando ha dovuto confessare che, in realtà, quel giorno si era persa la valigetta con i documenti e il computer e, per giustificarsi con il proprio datore di lavoro, aveva deciso di inventarsi di esser stata vittima di una rapina. In un attimo la donna, da vittima, è passata a essere indagata e le è stata notificata l’elezione di domicilio in relazione alla simulazione di reato. Adesso dovrà affrontare un procedimento la cui pena va da 1 a 3 anni di reclusione.