04 Maggio 2023

MILANO - Sono quaranta le persone arrestate nella giornata di mercoledì, a Milano, con l’accusa di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti con l’aggravante della transnazionalità e dell’ingente quantità. L’operazione, chiamata “Money Delivery”, ha permesso di sgominare due associazioni criminali, la prima con base a Milano e la seconda che operava tra Lombardia e nord Europa, che riuscivano a importare camion pieni di cocaina, marijuana e droghe sintetiche dall’Olanda per distribuirla poi in tutta la regione. Le indagini sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) e gli arresti operati dalla guardia di finanza milanese. Gli agenti hanno eseguito perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale, accertando l’importazione dal nord Europa di circa 645 chili di cocaina, 240 chili di hashish e 30 chili di ketamina. Un’inchiesta che si intreccia con un’altra, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, che ha portato all’arresto di 108 persone per traffico di stupefacenti, tra cui diversi esponenti della ‘ndrangheta e della camorra. Le attività investigative hanno consentito di inquadrare, in dettaglio, l’organizzazione logistica nonché la catena di comando e di controllo dell’associazione operante sul quartiere di Quarto Oggiaro, considerata una delle piazze di spaccio storiche e più importanti del territorio milanese.
Davvero incredibile la macchina organizzativa ricostruita: è stato infatti possibile appurare che gli associati con funzioni di “luogotenenti”, dopo aver gestito, su mandato dei promotori, il ritiro e lo stoccaggio in luoghi sicuri dello stupefacente destinato alla piazza, si avvalevano di “mamme”, che avevano la funzione di tagliare lo stupefacente, con aggiunta di mannite, confezionarlo in capsule da raggruppare in pacchetti, per affidarli a un secondo livello di distribuzione, composto da soggetti chiamati “responsabili dei cavalli”, che a loro volta si occupavano di “cavalli”, ovvero ragazzi addetti alla vendita al dettaglio.