29 Giugno 2022

MILANO - La truffa dello specchietto sta diventando una pratica odiosa sempre più spesso usata da malviventi senza scrupoli che si prendono gioco dello stato emotivo di automobilisti, spesso anziani o giovanissimi o donne. Per un po’ di tempo due di loro, italiani rispettivamente di 37 e 48 anni non potranno più nuocere, visto che sono stati arrestati a Milano dalla polizia.
Nelle scorse sere gli agenti della Mobile, transitando in Viale Tunisia, hanno notato un’autovettura intestata a una società di noleggio, con i due uomini a bordo, che si è affiancata a una seconda macchina condotta da un ragazzo italiano di 20 anni chiedendo di accostare, cosa che è avvenuta in via Regina Giovanna. Il 37enne, seduto sul lato passeggero della prima macchina, è sceso dal mezzo e si è portato verso l’autovettura condotta dal giovane e, con un sasso che aveva in mano, ha graffiato con violenza lo specchietto del mezzo della vittima approfittando del momento in cui quest’ultima stava scendendo dall’abitacolo.
Il malvivente gli ha fatto notare il danno e contestualmente ha fatto vedere anche lo specchietto della loro macchina completamente divelto, sostenendo che fosse stato causato dall’impatto tra le due autovetture. Dopo alcuni minuti in cui i due hanno interloquito, la giovane vittima si è recato presso un bancomat ove ha prelevato 200 euro che ha consegnato al 37enne che, frettolosamente, si è rimesso a bordo del mezzo ove era rimasto il complice ed entrambi si sono allontanati: gli agenti non li hanno mai persi di vista e, una volta appurato dalla vittima che effettivamente aveva consegnato i soldi chiesti a titolo di risarcimento del danno causato allo specchietto, hanno provveduto a fermarli. La perquisizione ha permesso di rinvenire i 200 euro e due sassi, “attrezzi del mestiere”, utilizzati per simulare l’impatto lanciandoli all’indirizzo della macchina del malcapitato e poi per graffiare lo specchietto. La vittima ha difatti riferito che poco prima, accostandosi alla macchina dei due nel traffico cittadino, ha udito un tonfo. Inizialmente non ha dato peso alla circostanza salvo poi essere fermato dai due uomini, i quali hanno lamentato il danno chiedendone il ristoro immediato. Al ragazzo, che solo dopo l’arrivo degli operanti ha realizzato di essere stato vittima di una truffa, sono stati riconsegnati i 200 euro. I due malviventi, entrambi pregiudicati anche per reati anche specifici, specialisti dello “specchietto” sono stati tratti in arresto e giudicati per direttissima.