19 Marzo 2020

A cosa potevano ricorrere gli italiani per affrontare la noia della quarantena se non a qualcosa inerente alla cucina? L’isolamento forzato spinge le persone a dedicarsi ai propri passatempi casalinghi preferiti e a mettere in pratica le lezioni culinarie che la tradizione italiana ci ha tramandato di generazione in generazione. Sui social network sono nati moltissimi gruppi virtuali dove le persone stanno postando le loro creazioni e stanno condividendo ricette e rivisitazioni di grandi classici. A San Bovio c’è anche chi ha deciso di lanciare una sfida informale, a forte carattere goliardico, per tenere occupate le persone del quartiere. “Ho pensato di lanciare un simpatico concorso a premi per togliere un po’ di stress alla quarantena, distogliere per un attimo l’attenzione dalla grave emergenza che stiamo vivendo e, allo stesso momento, invitare le persone a stare in casa, cosa che ritengo di fondamentale importanza”, spiega Paolo Bolzoni, residente del rione e membro dell’associazione Quei Bovi di San Bovio. “Hanno partecipato in moltissimi, postando sulla pagina facebook del nostro rione i loro piatti. Abbiamo istituito una commissione molto informale, composta da me e la mia famiglia, e alla fine siamo arrivati a consegnare un premio simbolico ai vincitori, una famiglia brasiliana appena trasferitasi che ha riprodotto in modo eccezionale un grande classico della cucina settentrionale nostrana”. L’iniziativa ha riscosso molto successo, tant’è che gli ideatori hanno pensato bene di riproporla. “Ci siamo accorti che questo è un format che con il minimo impegno ti permette di raggiungere il massimo dell’obiettivo, ovvero quello di creare sinergia e spirito di comunità in un momento tanto delicato”, dichiara Bolzoni. “Infatti, abbiamo lanciato un’altra sfida che ha visto come protagonisti i nostri giovanissimi. Abbiamo chiesto loro di fare un disegno immaginandosi da adulti e in poco tempo sono arrivate molte immagini. Ovviamente a nessuno importa vincere, è la vicinanza che si crea a fare la differenza”. Che dire, a quanto pare è vero che solo insieme ce la faremo.