23 Maggio 2022

L’assessorato alle Politiche del Lavoro si fa promotore di un’opportunità messa a disposizione dalla Regione con il Bando “Interventi di conciliazione e welfare aziendale”. Per finalizzare la proposta e partecipare, il Comune si rivolge a imprese, associazioni datoriali ed enti non profit: le realtà interessate devono comunicare la propria adesione entro e non oltre mercoledì 25 maggio, inviando una mail a beatrice.rossetti@comune.peschieraborromeo.mi.it.

Ed è proprio l’assessore Rossetti, che ha la delega alle Politiche del Lavoro, a fare il punto: “Solo una sempre più stretta collaborazione tra Comune, imprese, associazioni datoriali ed enti non profit può consentire alle mamme e ai papà che lavorano o ai lavoratori con soggetti fragili a carico di conciliare la propria vita professionale con quella personale. Il Comune desidera aggregare tutti i soggetti del territorio interessati al bando verso una progettazione ampiamente condivisa sul territorio con l’obiettivo di restituire centralità e dignità al lavoro, conciliandola con le necessità personali e familiari di ognuno”.

L’obiettivo dell’intervento consiste nel favorire la diffusione di iniziative di welfare aziendale, la corresponsabilità dei compiti di cura, l’armonizzazione tra vita privata e vita professionale anche al fine di garantire una maggiore parità tra uomini e donne, nel lavoro e nell’accesso alle opportunità, promuovendo ad esempio misure di lavoro flessibile, servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare e per la cura dei figli anche in periodi di chiusura scolastica oppure servizi salva tempo. Destinatari delle azioni progettuali sono i dipendenti, e le loro famiglie, delle micro e piccole imprese coinvolte che hanno almeno una sede operativa in Lombardia. Le risorse disponibili ammontano poco più di 5 milioni di euro ripartite tra le Ats in misura del 30% in parti uguali e del 70% in base alla popolazione generale da ultimo dato Istat disponibile. Il contributo regionale per ogni progetto di durata annuale è concesso fino a un massimo del 70% del costo complessivo e comunque non superiore a 50mila euro