21 Settembre 2020

Gli abitanti di Bellaria sono di nuovo sul piede di guerra. Attraverso un comunicato, sono tornati all’attacco dell’amministrazione chiedendo che si apra immediatamente un confronto finalizzato alla soluzione di alcune questioni che tengono sotto scacco la zona da ormai molti anni. “Abbiamo investito i sacrifici di una vita per dare un futuro alle nostre famiglie e ci siamo ritrovati in una zona senza alcun servizio”, tuonano i residenti. “A dicembre l’attuale amministrazione ha fornito parere di diniego per il completamento della piazza, contraddicendo a un doppio parere positivo di Ats. Inoltre, siamo venuti a sapere, in modo del tutto fortuito durante un evento pubblico recente, che lo stabilimento Mapei è passato da un livello di rischio inferiore a un livello di rischio superiore, a causa dello stoccaggio di sostanze pericolose di cui non eravamo a conoscenza. Il nostro diritto di accedere alle informazione e di partecipare alle decisioni è stato, così, ulteriormente calpestato e, inoltre, è stato messo in serio pericolo il nostro diritto alla salute. Chiediamo, pertanto, al Comune la convocazione urgente di un consiglio comunale sul tema, la convocazione di una conferenza dei servizi tra privati, enti pubblici e cittadini, e l’evidenza documentale dell’attuale piano di rischio esterno della Mapei e delle modifiche che sono in fase di discussione al tavolo tecnico della Prefettura di Milano”.

Al disappunto dei residenti replica il sindaco Caterina Molinari: “Comprendiamo lo scoramento e la frustrazione dei cittadini, che in alcuni frangenti sono le medesime di chi, come l'amministrazione, si trova a dover risolvere una questione intricata che trova origine nelle scelte urbanistiche di svariati anni fa”, ha dichiarato il primo cittadino. “Posso però affermare che in questi anni non si è mai interrotto il faticoso e complesso processo che ha come obiettivo il riconvenzionamento dell'area, unica strada possibile dopo l'annullamento confermato dal Consiglio di Stato che ha posto dei paletti precisi rispetto alle opere ancora da realizzare. Sono in corso i lavori di miglioramento funzionale necessari per procedere con l’ultimo stralcio del collaudo, che consentirà dopo molti anni di avere finalmente un quadro preciso degli obblighi convenzionali ancora in capo ai lottizzanti, e gli uffici tecnici sono ingaggiati per seguire con la massima solerzia e cura questo ultimo, importante passaggio. Riguardo alla situazione di Mapei, il Comune è coinvolto al tavolo della Prefettura per la definizione del documento di rischio esterno dell'impianto. A oggi, e nonostante le sollecitazioni mosse dall'amministrazione, il quadro è in via di definizione e, a situazione chiarita, sarà nostra cura informare la cittadinanza delle modifiche avvenute all'interno dell'impianto. Risulta evidente che l'obiettivo dell'amministrazione non può essere altro che la tutela dei propri cittadini, ed è proprio con questo spirito che sediamo al tavolo tecnico prefettizio. Per quanto riguarda il diniego rispetto all'ultimo stralcio di piazza, è importante sottolineare che il parere positivo espresso da Ats è preceduto da un parere di diniego sul medesimo intervento, espresso nel 2015. È assolutamente lecito che un ente cambi idea, ma quando si tratta della sicurezza dei cittadini, sicurezza messa pesantemente in discussione nel parere del 2015, ribadiamo negativo, è necessario che tale cambio di rotta venga motivato. Nonostante i solleciti non abbiamo ricevuto alcuna risposta da Ats nel merito, che auspico possa avvenire durante il confronto che ho chiesto ai tecnici dell'Agenzia di Tutela della Salute che hanno seguito il procedimento”. 

Mattia Rigodanza