04 Ottobre 2019

Si apre la fervente stagione del Bilancio, composta di decisioni spinose e ferree polemiche. L’ultimo consiglio comunale, dal canto suo, ha certamente fatto un lavoro egregio mettendo in risalto l’indirizzo politico delle parti. Per quanto riguarda il Bilancio preventivo finanziario per il triennio 2019/21, i movimenti di maggior rilievo sono due. «Partiamo dal presupposto che le variazioni al piano iniziale sono minime», specifica Orazio D’Andrea, assessore alla partita. «Da segnalare c’è sicuramente la decisione di spostare 130mila euro dalla riqualifica della piscina comunale al distaccamento della stazione dei vigili del fuoco. Così per la piscina restano stanziati 120mila euro, più che sufficienti, mentre per la struttura del corpo di salvataggio i soldi salgono a 280mila euro. Stiamo parlando di variazioni a somma zero, in cui il saldo rimane perfettamente uguale. La seconda cosa da annotare sono i 750mila euro di prelievo dall’avanzo di amministrazione, somma che abbiamo posto sul fondo di passività potenziali. Questo poiché è ancora in corso un contenzioso con la ditta Sangalli nell’ambito del quale il giudice preposto aveva chiesto una diminuzione della parte da pagare dalla società inquisita di appunto 750mila euro, cifra non irrisoria. Stiamo parlando di inadempienze passate per le quali non vogliamo che paghino i cittadini».
A tutto questo si aggiungono azioni di secondaria importanza come la vendita di uno scuolabus per poter acquistare automobili comunali, tutto sempre a somma zero. «Veniamo ora all’approvazione del Bilancio consolidato, obbligo di legge dal 2017, che non è altro che l’integrazione di quello comunale con quello delle società partecipate», prosegue D’Andrea. «La legge ci obbliga a mettere a bilancio l’Azienda Speciale delle Farmacie Comunali e tutte le altre partecipate per cui il Comune detiene più dell’1%. Per questo motivo abbiamo inserito Cap Holding, realtà di un valore enorme che ci vede interpellati per circa l’1,088 %, che non è da sottovalutare». Insomma, movimenti da far girare la testa, soprattutto all’opposizione che ribadisce la sua contrarietà a una politica economica che rifiuta finanziamenti di un certo tipo per accontentarsi delle scappatoie offerte dai piani alti. Basteranno gli avanzi di amministrazione e le finestre di governo per imboccare un indirizzo economico virtuoso?  
Mattia Rigodanza