Rosalba Capitano, ex responsabile Uda
27 Marzo 2015

Dopo l’appello lanciato tre settimane fa da Dog Angels contro la decisione del Comune di indire una gara al massimo ribasso per la gestione dei cani accalappiati e la risposta dell’assessore delegato Wanda Buzzella «non c’è nessun bando, solo fango», martedì sono arrivate le dimissioni di Rosalba Capitano, responsabile dell’Ufficio Diritti
degli Animali, presenza costante in municipio da 7 anni. Proprio l’Uda era entrato nel mirino di Buzzella: «È mancato il supporto tecnico per un’idonea formulazione del bando». Apriti cielo. «Mi dimetto per protesta nei confronti dell’amministrazione comunale» spiega Capitano, «che dal suo insediamento ha eretto un muro sulle questioni degli animali e ha paralizzato le attività dell’Uda. La scelta di una gara al massimo ribasso è stata assunta da una delibera di giunta del 20 febbraio. La bozza del bando non prevedeva nessuna clausola a garanzia della qualità della struttura che verrà scelta e, quindi, del benessere dei cani». E Capitano denuncia i troppi silenzi. «Il sindaco Zambon e l’assessore Buzzella mi hanno rimbalzato per mesi, nessuno ha riposto alle mie e-mail e sono riuscita ad avere un colloquio solo quando le scelte erano state prese. È impossibile collaborare con chi prima fa una delibera e poi, spaventato dalle conseguenze e per pulirsi la coscienza, trova un capro espiatorio nell’Uda che in questi mesi ha invece lottato duramente affinché venisse fatto un bando che puntasse alla qualità del servizio. Non posso più lavorare con un’amministrazione caratterizzata da un animalismo solo di facciata, preferisco continuare il mio volontariato in difesa degli animali all’esterno del Comune. E venerdì 20 marzo la giunta ha fatto retromarcia deliberando un nuovo atto di indirizzo che prevede una gara da 64mila euro per i prossimi tre anni per il servizio canile-rifugio a offerta economicamente più vantaggiosa, annullando il documento del 20 febbraio che prevedeva invece l’offerta a massimo ribasso. Ma l’assessore Buzzella titolare della delega al Diritto degli Animali va dritta per la sua strada continuando a sostenere la tesi della macchina del fango e addossando colpe ad altri: «Il problema non è mai esistito. Qualcuno ha creato inutili discussioni. Il Comune ha confermato di voler garantire una struttura adeguata ai bisogni dei nostri amici 4 zampe. Abbiamo sopperito a chi avrebbe dovuto fornire adeguate informazioni, e non lo ha fatto».