28 Aprile 2017

Una ventata di aria fresca all’asilo di San Bovio e pare proprio il caso di dirlo. La gara d’appalto per l’impianto di raffrescamento della struttura è agli sgoccioli. L’apertura delle buste dei partecipanti è prevista per oggi, venerdì 28 aprile, e vede tre concorrenti in lizza. Una vicenda che dura davvero da tanti anni, Il nido di San Bovio è, infatti, oggetto di una lunga controversia e di un contenzioso ancora in essere con l’operatore che lo realizzò nel 2012. L‘allora amministrazione comunale non riuscì ad accedere a un finanziamento regionale e l’opera rimase incompiuta: mancava appunto l’impianto per l’aria condizionata e la sistemazione dell’area esterna. L’asilo, però, aprì ugualmente e in estate ci furono subito le prime lamentele dei genitori, perché i loro bambini erano costretti a sopportare temperature troppo elevate. Negli anni seguenti l’amministrazione Falletta e successivamente quella di Zambon, durata poco più di un anno, non riuscì a trovare una soluzione mentre nella breve parentesi prefettizia alla cooperativa che gestisce la struttura fu concesso di installare delle tende, a parziale risoluzione della problematica. «In campagna elettorale avevamo promesso una soluzione duratura e stiamo per ottenerla» commenta il sindaco Caterina Molinari. «Abbiamo avuto il conforto di un parere legale circa la possibilità di operare direttamente sulla struttura, acquistando il sistema di raffrescamento salvo poi rivalerci sull’operatore che lo aveva in capo. Abbiamo così reperito i 18mila euro in conto capitale, necessari per indire la gara e ormai è solo questione di tempo. Capisco l’esasperazione dei genitori dei bambini coinvolti,  ma ci tengo però a ribadire che, anche se difficile da comprendere, i passi che deve compiere la pubblica amministrazione sono più lenti di quelli che ciascun privato potrebbe fare. Esistono tempi di legge e procedure da adempiere. Nel rispetto di queste norme abbiamo fatto tutto quanto in nostra potere per dare ai bambini il clima ideale per le attività quotidiane».