05 Maggio 2023

È stato approvato all’unanimità nell’ultima seduta del consiglio comunale, che si è tenuta la scorsa settimana, la nuova forma di affidamento riguardo al cineteatro De Sica e della scuola civica di musica Prina, ovvero il passaggio dalla concessione alla co-progettazione, con gli enti del terzo settore.
A spiegare nel dettaglio le novità è il vicesindaco Stefania Accosa, con delega alla Cultura: «Siamo tutti consapevoli di quanto siano importanti per la nostra città il teatro e la scuola civica di Musica, e proprio per questo motivo abbiamo voluto rivedere la modalità di gestione nell’ottica di un miglioramento tangibile che comprenderà maggiori benefici, sfruttando il potenziale di questi luoghi. Rispetto alla concessione, la co-progettazione porta sicuramente con sé maggiore flessibilità e libertà, poiché si potranno apportare dei correttivi in corso d’opera. Si tratta di un passaggio preliminare necessario per il cambio gestione, prima di partire con la procedura di evidenza pubblica. Si indica la volontà di “progettare insieme” a un componente del terzo settore, con un contratto pari a 6 anni scolastici».
Lo scopo è quello di rivolgersi alle associazioni e ai privati caratterizzati da obiettivi socio-culturali e che non mirano esclusivamente a un ritorno economico, anche se quest’ultimo beneficio sarà garantito a entrambe le parti. In questo modo il Comune potrà permettersi di proporre dei prezzi calmierati maggiormente praticabili a coloro che volessero utilizzare il teatro.
«I servizi ricollegati a teatro e alla scuola» prosegue il vicesindaco «dovranno essere offerti ovviamente con modalità che ne garantiscano l’accesso a tutti gli utenti e a prezzi parimenti accessibili. Altresì l’erogazione dei servizi dovrà essere ispirata ai principi di eguaglianza, imparzialità, continuità, partecipazione, efficienza, efficacia ed economicità e infine trasparenza». Infine Accosa spiega un altro motivo per cui si è deciso di cambiare strada: «Sia per quanto riguarda la scuola civica di musica che per il teatro, in passato, nelle altre procedure di affidamento è emersa una sostanziale limitatezza di un mercato concorrenziale di riferimento, in linea con le analisi di mercato svolte in ambito artistico culturale e non solo. L’analisi economico-finanziaria che si è tenuta come riferimento della scelta del modello gestionale del servizio, in ragione dell’esperienza maturata negli anni, ha evidenziato la difficile sostenibilità del modello della concessione di servizi a terzi».