11 Luglio 2019


Il consigliere comunale Giancarlo Capriglia continua a essere iperattivo, con progetti che spaziano dalla politica all’imprenditoria. Questa volta la novità è data da Cap Wear, marchio di abbigliamento che il giovane peschierese sta lanciando insieme a suo fratello Luca. «Questa idea è nata a fine settembre dell’anno scorso», racconta Capriglia.
«Luca e io cercavamo un settore in cui valorizzare le nostre competenze in campo web e grafico. D’altronde, io mi sono sempre occupato di multimedia e di e-commerce, ambito in continua crescita. Mio fratello, invece, è molto ferrato per quanto riguarda la parte grafica e creativa. Così abbiamo deciso di elaborare dei format per delle magliette e di delegarne la produzione a un’azienda esterna. Per il momento andiamo avanti così, se poi il progetto prenderà piede penseremo a produrre direttamente noi i capi e magari ad aprire uno store nostro. Per ora siamo solo in due e ci prendiamo tutto il tempo che ci serve per creare qualcosa che abbia un futuro».
I ragazzi hanno le idee chiare, questo è sicuro. Sanno, infatti, che in questo momento il loro lavoro verte soprattutto sulla promozione del marchio e sulla loro capacità di espandere il brand. «Ci stiamo concentrando sulla creazione di un magazzino idoneo a far girare i nostri prodotti il più possibile», spiega il consigliere comunale. «I materiali che usiamo sono di alta qualità e la clientela a cui ci rivolgiamo, nonostante sia estremamente eterogenea, è sicuramente giovanile. È anche per questo, infatti, che ci interessa partecipare a un certo tipo di fiere ed eventi. Ogni terza domenica del mese siamo all’East Market a promuovere i nostri prodotti e a novembre parteciperemo anche alla Fiera dell’Artigianato, per cui siamo stati appositamente selezionati da chi crede nel nostro progetto. Come dicevo siamo solo all’inizio del percorso e molte cose le valuteremo in itinere, per il momento sappiamo solo che è un settore molto difficile e che i competitor sono tantissimi e tutti validi. Noi però non ci facciamo intimidire, anche perché, comunque vada, sarà stata un’esperienza imprenditoriale importante per la nostra crescita». A questo punto non resta che attendere con curiosità i futuri sviluppi di questa iniziativa.
Mattia Rigodanza