24 Febbraio 2023

Il cattivo funzionamento dei 29 punti luce in via dello Sport e in Ottava Strada, a San Felice, sul territorio peschierese, non  può essere risolto dall’amministrazione comunale. Con una nota ufficiale, dal municipio fanno, infatti, sapere che la situazione è tale in virtù dell’originaria Convenzione Urbanistica stipulata il 27 novembre 1985 con la quale il Comune di Peschiera Borromeo autorizzava l’attività di lottizzazione e prevedeva la facoltà dell’Ente di richiedere entro 10 anni dalla stipula della Convenzione stessa la cessione delle opere di urbanizzazione primaria (e quindi anche dell’illuminazione stradale) e che “in pendenza di tale richiesta, le opere di urbanizzazione primaria potranno essere conferite alla comunione di Milano San Felice e dalla stessa gestite e mantenute con riparto a carico degli utenti”.
E nel marzo 1994, cion una delibera di giunta l’amministrazione comunale conferiva definitivamente alla comunione di Milano San Felice tutte le opere di urbanizzazione primaria che il condominio aveva fino ad allora gestito e mantenuto con riparto a carico degli utenti e secondo il regolamento di condominio. Questo significa che il Comune non ha mai acquisito la proprietà né tantomeno la gestione e la manutenzione degli impianti in oggetto. Sempre nella nota ufficiale viene però fatto sapere che in un’ottica di una totale apertura e comprensione delle esigenze dei residenti, l’amministrazione sta verificando se sussistano le condizioni per acquisire gli impianti di illuminazione di via dello Sport ed dell’Ottava Strada. Una questione non di facile risoluzione visti i vigenti istituti giuridici che rendono la decisione particolarmente delicata. Dal Comune fanno sapere che è necessario, “Procedere con il massimo rispetto dei principi imposti dalla normativa nazionale e in pieno rispetto dei principi di legalità, legittimità, efficienza ed efficacia L’amministrazione comunale è impegnata nell’individuazione della soluzione più idonea, stante la primaria importanza che riveste il servizio, cercando di coinvolgere a anche altri enti quali l’associazione nazionale dei Comuni Italiani e la Corte dei Conti che svolge il delicato ruolo di controllo sulle attività degli enti locali”.