13 Luglio 2020

La futura nuova pista ciclopedonale di via Galvani, con la conseguente decisione dell’amministrazione comunale di abbattere  240 piante, per una questione di sicurezza, non smette di tenere banco. Le proteste di singoli cittadini, di associazioni e di partiti politici si sono succedute nel corso dei giorni. L’ultima manifestazione è andata in scena nel fine settimana, quando una quindicina di peschieresi ha stazionato sulla via, con cartelli e teli in cui veniva ribadita la necessità di salvare gli alberi. Al termine della protesta pacifica i partecipanti hanno legato i loro striscioni alle piante per lasciare un segno della loro presenza, ma poche ore dopo sono stati rimossi dalla polizia locale. Nel frattempo il vicesindaco Marco Righini, che si occupa della vicenda, conferma che la decisione non è stata presa a cuor leggero: “Volevamo anche noi salvare le piante, ma davanti a un pericolo concreto per l’incolumità delle persone abbiamo dovuto adeguarci. Ribadisco che comunque metteremo a dimora oltre 800 essenze, tra cui 163 frassini che con il tempo cresceranno per oltre 20 metri. Comprendo la preoccupazioni della gente e sono disposto a incontrarla per spiegare il motivo che ci ha portato a questa decisione”. Nel frattempo una buona notizia. Le piante non saranno abbattute prima di fine agosto per permettere agli uccelli che stanno nidificando in questi giorni di completare il loro processo.