La corrente va via per quattro o cinque secondi, poi torna. Lo fa principalmente quando piove a dirotto, ma soprattutto da una decina di anni. A vivere questa situazione di enorme disagio è il condominio di via Umbria 24, a San Bovio, ma anche in altri stabili adiacenti si è registrato lo stesso problema. La scorsa settimana, durante un nubifragio, i mini blackout (perché è di questo che si tratta) sono stati addirittura 14 in un’ora. «All’inizio pensavamo che fossero i cantieri intorno a fare interferenza sui nostri impianti» racconta Dario Rossi, condomino del civico 24 «ma da almeno 5 anni i lavori non ci sono più e i disagi sono continuati. È un problema che riguarda numerosi appartamenti in contemporanea».
Difficile poter dare una spiegazione, spetterebbe alla società che distribuisce le linee elettriche fornirne una, al momento si possono solo fare ipotesi con tanto di condizionale d’obbligo. «Anni fa una squadra era uscita e aveva accennato al fatto che poteva essere una questione legata alla cabina di trasformazione che si trova a circa 300 metri dal nostro stabile» prosegue Rossi. «Se fosse davvero così, i costi sarebbero parecchio elevati perché si dovrebbero cambiare dei cavi ammalorati». Fatto sta che, nel frattempo, alcuni condomini hanno subito dei danni. Quando la corrente si sgancia e si riaggancia in continuazione, gli apparecchi elettronici ne risentono e alcuni si sono rotti.
Anche Fabrizio Castoni, amministratore dello stabile, conferma la situazione: «Molte volte, quando si è registrato il disguido, abbiamo immediatamente fatto la segnalazione. C’è stato detto che spesso hanno mandato una squadra, ma nel momento in cui hanno verificato non hanno riscontrato alcun problema. Probabilmente la questione è legata alla cabina di trasformazione, ma non esistono conferme. L’unica cosa che possiamo fare, quando il blackout si verifica, è di inviare subito una segnalazione. Non una unica, ma ognuno singolarmente: ricevere settanta, ottanta comunicazioni in contemporanea potrebbe avere un peso decisamente maggiore».