18 Luglio 2022

Molto più di una semplice palestra o di una piscina estiva. Il David Lloyd Club Malaspina negli anni è diventato un punto di riferimento non soltanto per i peschieresi, ma in generale per gli abitanti della metropoli meneghina. Ad aiutare il formarsi di una tanto affezionata clientela concorrono molti fattori, non ultima la presenza di ben tre vasche per il nuoto, di cui una olimpionica, in cui si tengono lezioni e corsi di fitness, oltre che di un bar ristorante o di 15 campi da tennis all’aperto e 12 al chiuso, accanto ai campi da padel, sport che sta spopolando in modo particolare da dopo la quarantena.
Il lockdown, peraltro, non è riuscito a fermare le buone intenzioni dei tanti sportivi, che hanno sfruttato ogni opportunità per ricominciare a fare attività fisica. Lo racconta Marco Tonarelli, responsabile del club: «Abbiamo cercato di tenere il passo con i decreti e siamo stati una delle poche palestre che ha potuto farlo, spostando tutti i corsi all’aperto, perché trovandoci immersi nel verde di San Felice avevamo a disposizione le strutture o le abbiamo affittate. E così le lezioni sono proseguite nel campo da calcio, nella tensostruttura del basket e in altri tendoni».
Una strategia che ha permesso di sostenere l’inevitabile crollo degli iscritti, abbinata alla possibilità di rinnovare il tesseramento a metà del prezzo originale: in questo modo, circa un terzo degli associati ha mantenuto la propria tessera.
E adesso che la situazione sanitaria sembra essersi attestata su numeri più gestibili come sono cambiate le cose? «Possiamo dirci molto contenti e soddisfatti» prosegue Tonarelli, «perché ora si sono ripristinati livelli di iscritti precedenti al covid e non era affatto scontato, al contrario, ne siamo rimasti molto colpiti».
Con il ritrovato piacere di allenarsi, intanto, sono sorti anche nuovi interessi. Infatti, tra i molteplici corsi proposti dal club, il responsabile rivela che quelli più gettonati per quest’ultima stagione sono stati di due tipologie completamente diverse. Si tratta da una parte delle offerte incentrate al relax e al benessere, come per esempio le lezioni di yoga, mentre dall’altro lato si parla delle attività di tonificazione ad alta intensità, tra cui spicca il battlebox, una innovativa disciplina fondata sui principi del crossfit. Tonarelli commenta così: «Sembra che dopo due anni che siamo rimasti chiusi in casa, le persone abbiano solo voglia di sfogarsi, poi ognuno lo fa a modo suo: c’è chi ha bisogno di scaricare tutta l’energia accumulata nel frattempo, e quindi di sudare e sentire il battito che accelera, c’è invece chi vuole soltanto riposarsi e lasciare scivolare via lo stress che deriva dalla ripresa di una routine quotidiana».
In qualunque caso, il David Lloyd ha la soluzione più adeguata e anzi sta continuando a svilupparsi per migliorare i propri servizi. Il club, infatti, sfrutterà i mesi estivi, che segnalano un fisiologico calo dell’affluenza a causa delle vacanze, per cambiare la copertura della piscina da 25 metri, in modo che la nuova versione dia, con la sua trasparenza, l’impressione ai nuotatori di allenarsi sotto il cielo aperto anche in inverno o al buio. O ancora, la spa promette un’espansione dei suoi servizi anche all’aperto, con il termine dei lavori previsto entro fine ottobre.
«Per noi è importantissimo continuare a migliorarci e, per farlo, anche l’estetica ha un suo ruolo, quindi tutti gli interventi sono volti a valorizzare ciò che già abbiamo a disposizione, anche per sfruttare la cornice in cui ci troviamo».
Il brand è intanto in rapida crescita, segnalata sia dall’acquisizione di nuove palestre tra Spagna e Germania, sia dalla recente rilevazione di un club anche in Italia, precisamente a Modena, che andrebbe a costituire la sua seconda struttura nel nostro Paese. Questa sarà fondata sugli stessi principi della prima: la costituzione di un centro sportivo e benessere di alta qualità. Tonarelli spiega che il progetto si trova ancora nelle sue fasi embrionali e aggiunge: «L’intento, in questo caso come nel precedente, è di rilevare un club storico del posto, che si collochi con precisione nella tradizione del tennis, e continuare a investire su questo aspetto, ampliando nel contempo l’offerta e assicurandosi che rimanga ad un livello elevato».