13 Settembre 2019

Come Milanello per il Milan e la Pinetina per l’Inter, Linate sarà la casa del Brera Calcio. Lo scorso sabato, dopo 7 anni di inattività, il centro sportivo peschierese è tornato a vivere, aprendo le porte a un progetto che si preannuncia innovativo, originale, coinvolgente e di lungo respiro. «La nostra avventura è iniziata nel migliore dei modi e le oltre 300 persone che hanno partecipato alla presentazione ne sono la prova», ha dichiarato il presidente della società Alessandro Aleotti. «Siamo sicuri che il territorio risponderà bene al nostro arrivo, d’altronde, dopo 7 anni, l’impazienza si faceva sentire, ed è per questo che ora le aspettative dei cittadini sono alte. Detto questo, siamo sicuri di non deludere le persone che ci stanno dando fiducia. Abbiamo un’esperienza ventennale alle spalle, durante la quale abbiamo militato in categorie importanti, avuto con noi professionisti di fama come Walter Zenga e rivitalizzato impianti di rilievo come l’Arena civica di Milano. Abbiamo tutte le carte in regola per fare bene». I presupposti ci sono tutti, e anche ciò che del progetto inizia a intravedersi lascia buone speranze. Vogliamo creare un centro aperto e inclusivo, che sia di riferimento per tutti gli interlocutori sociali, non solo per gli sportivi», ha spiegato Aleotti. «Proporremo mostre, eventi e iniziative che avvicinano il calcio ad altri settori. Creeremo scuole calcio non competitive che mirano a recuperare la dimensione ludica dello sport e poi, ovviamente, investiremo sull’aspetto estetico di una struttura che si merita il meglio». Domenica, con la prima giornata di campionato, inizia una nuova stagione calcistica, e speriamo che per Linate sia l’inizio anche di una nuova vita.   
Mattia Rigodanza