19 Gennaio 2018

Avevano messo nel mirino i gioielli del conte Borromeo e probabilmente sarebbero riusciti a portare a buon fine il colpo se non fossero prontamente intervenuti i carabinieri, insospettiti dalla luce prodotta dalle torce in aperta campagna. A finire in manette domenica notte sono stati due uomini, entrambi di 53 anni, e una donna 55enne, tutti italiani. I militari della stazione di Peschiera, incuriositi dagli anomali bagliori, si sono portati nelle adiacenze del Castello Borromeo e hanno notato una scala appoggiata a un muro perimetrale dello storico edificio del 1500, in prossimità di una finestra. Dopo averla spostata, sono entrati nella proprietà da un ingresso secondario indicato loro dal conte Borromeo, che nel frattempo era stato allertato dalle forze dell’ordine per una possibile intrusione nella sua fortezza. I carabinieri hanno così sorpreso i due uomini in un caseggiato all’interno del perimetro del castello, intenti a impossessarsi di gioielli e monili d’oro dal valore inestimabile. Nel frattempo sul posto sono giunti anche i militari del nucleo radiomobile di San Donato Milanese per dare supporto ai colleghi. E sono stati loro, dopo un breve inseguimento, a bloccare la donna che faceva da palo a bordo di un furgone. Quando la complice ha visto gli uomini dell’Arma ha tentato la fuga, senza fortuna. All’interno del mezzo venivano rinvenuti e sequestrati numerosi arnesi atti allo scasso, passamontagna e guanti. I militari  hanno inoltre compiuto un sopralluogo nelle ville adiacenti al castello, scoprendo che in almeno due di queste gli infissi erano già stati rimossi. Molto probabilmente i tre li avevano smontati in precedenza e una volta compiuto il colpo al castello sarebbero entrati in azione per rimpinguare il già prezioso bottino con altri gioielli. I tre dovranno rispondere dell’accusa di tentato furto aggravato.