22 Marzo 2019

Chiedete a chiunque, a qualunque ragazzo o adulto di San Bovio, e vi dirà che, in qualche modo, è stato legato al campo sportivo di via Trieste, sede della storica società Fc Borromeo. Tutti ci sono passati, chi perché giocava a calcio, chi per vedere le partite degli amici e chi anche solo per mangiare un panino all’aria aperta. Ebbene, dopo anni di declino dovuto a impedimenti burocratici e dinamiche politiche, sembra che qualcosa si stia risvegliando, un’antica passione che accomuna tutti gli italiani: quella per lo sport e la socialità.
«La nostra attuale società, lo Sporting L&B, nasce nel 2012 dall’unione delle due organizzazioni sportive di Linate e San Bovio», racconta il vicepresidente, Francesco Sonzogni. «In quegli anni la politica ci aveva imposto questa soluzione, probabilmente in vista dei problemi che stavano per accorrere alla struttura di Linate. Il campo di via Trieste era il più idoneo e quindi ci siamo ritrovati a lavorare come un’unica organizzazione».
A questo punto sarebbe dovuto risultare facile trovare i numeri per mettere in piedi una struttura sportiva inclusiva per tutte le età, ma i problemi non tardano mai ad arrivare. «La mancanza di servizi ha fatto sì che molti genitori indirizzassero i figli verso società limitrofe come l’Enotria, il Cimiano e le associazioni di San Donato e Segrate, abbassando la qualità delle nostre squadre», spiega Sonzogni. «Nostante questo, riusciamo a ricoprire tutte le categorie dai 5 anni, età minima per il tesseramento, fino ai 18, impostando diversi percorsi e attività che stanno già dando buoni risultati».
Ebbene sì, malgrado le difficoltà, i dirigenti dello Sporting L&B da tre anni organizzano una prova calcio gratuita da marzo a maggio, così da avvicinare a questo sport nuovi bambini che hanno poi tempo fino a settembre per decidere se proseguire nel mondo del pallone. «Grazie a questa iniziativa abbiamo già attirato l’attenzione di una ventina di giovanissimi, interessati alle nostre attività sportive», dichiara il vicepresidente. «Va poi sottolineato il fatto che con il neo-gemellaggio con il Brera, vincitore della gara d’appalto per il centro sportivo di Linate, andremo a lavorare su un riordino sostanziale. Il Brera ha bisogno di noi per gestire il campo e il suo presidente, Alessandro Aleotti, farà grossi investimenti sul settore giovanile, così stiamo pensando di impostare insieme una scuola calcio non agonistica per bambini fino agli 8 anni. Insomma, in questo momento c’è tanta carne al fuoco». Così, tra il campo di San Bovio, che a giugno ospita un campus estivo strutturato di tutto rispetto, e la palestra Guidotti di Linate, che organizza corsi molto partecipati che esulano dall’attività calcistica, lo Sporting L&B sta pian piano ritrovando la sua dimensione e il ruolo sociale che ha sempre ricoperto. «Tutto questo, però, deve essere accompagnato da un impegno serio dell’amministrazione comunale che ha speso molti soldi nelle strutture sportive di Peschiera, ma che ancora non ha messo mano sui nostri impianti», conclude Sonzogni. «I nostri rapporti con le istituzioni sono buoni, ma vogliamo che vengano mantenute le promesse di liberarci dal bando vinto dall’Ausonia ai tempi di quando era sindaco Falletta, contratto che ci svantaggia molto, e di tornare a investire nei nostri spazi così da creare luoghi di vera aggregazione e punti di ritrovo dove possiamo collaborare anche con le associazioni del territorio».  
Mattia Rigodanza