15 Ottobre 2020

“Chiedo a tutti i consiglieri di fare uno sforzo di collaborazione collettivo per portare a termine questo mandato e arrivare alle elezioni del 2021. In un momento di così grande difficoltá dobbiamo pensare al bene della nosta città”. Con queste parole il sindaco Caterina Molinari si è appellata a tutte le forze politiche aprendo l’ultimo consiglio comunale. Le parole del primo cittadino arrivano al culmine di un periodo costellato di vicissitudini politiche che hanno visto la maggioranza ridotta di ben 4 pedine a disposizione del suo scacchiere. Tutto questo nella nefasta cornice dell’emergenza sanitaria. La maggior parte dei consiglieri, peró, non ha reagito all’appello nel modo in cui Molinari si auspicava. Per Forza Italia, Luigi Di Palma considera la richiesta anomala. “Quello del sindaco è un appello a continuare fino alla fine senza tener conto di quello che è successo”, ha tuonato il consigliere. “Da qui a giugno avremo discussioni importanti come il Pgt e i casi Bellaria e San Bovio, e ci sarà bisogno di un confronto che fino ad ora non c’è stato. Anomalo chiederci ora quell’appoggio che abbiamo sempre cercato scontrandoci contro un muro. Questa pietas politica è fuori luogo se non esiste la maggioranza”, mentre Carla Bruschi si è detta sorpresa del coraggio mostrato da Molinari, ma ha confessato di aspettarsi atti altrettanto coraggiosi nell’esprimere condivisione e apertura, come il blocco dell’abbattimento degli alberi di via Galvani. Chiusura totale da parte del Partito Democratico. “Questa crisi istituzionale è partita molto prima di quando si pensi”, hanno commentato Lorenzo Chiapella e Luca Zambon. “La politica serve per prendere decisioni e questa giunta non è stata in grado prenderne su alcun tema, lasciando tutti i problemi irrisolti. Sul Pgt ce ne hanno dette di ogni e ora ci si chiede di sentirci servitori dello Stato per portare avanti qualcosa che è scaduto 3 anni fa e che si poteva discutere collettivamente prima. Nessuno degli assessori ha saputo assolvere ai propri compiti, l’unico atto responsabile da fare ora sarebbe liberare Peschiera da questa amminitrazione”. All’interno di questo serrato dibattito, ha trovato spazio anche la querelle tra i rappresentanti di Peschiera Riparte e i 3 consiglieri che recentemente hanno lasciato la maggioranza. “Usciamo per entrare nel Gruppo Misto per poter intraprendere una strada diversa, non per intralciare il programma che abbiamo appoggiato nel 2016”, ha spiegato Carmen Di Matteo. “La nostra scelta è un segno per ricordarci chi siamo, ovvero prima di tutto cittadini. Non rinneghiamo il passato e la nostra decisione è priva di secondi fini. È mancata partecipazione e condivisione. Chiederci di portare avanti il nostro incarico sul Pgt quando è proprio la mancanza di condivisione su questo tema che ci ha fatto allontanare non è possibile. Non daremo fiducia su questo progetto ma il nostro contributo generale sarà costruttivo”. È toccato a Giancarlo Capriglia e Anna Baratella rispondere a questa netta presa di posizione. “I consiglieri che ci accusano di mancata condivisione potevano tirare fuori il problema quando era il momento opportuno, ovvero in uno dei tanti momenti di confronto che abbiamo organizzato tra di noi in 4 anni. Ora noi andremo avanti con chi vorrà per portare a termini gli impegni che ci siamo presi”. Davide Toselli, in forza al Movimento 5 Stelle, ha voluto ribadire come il sindaco abbia tardato ad appellarsi alla sinergia del consiglio. “Da parte nostra c’è sempre stata serietà”, ha dichiarato il consigliere di opposizione. “Non stiamo pensando alle elezioni ma al presente, quindi sono da escludere, almeno da parte nostra, strategismi di questo tipo. Non si può arrivare adesso a chiedere collaborazione senza averla mai offerta in 4 anni, nè si può chiedere aiuto mentre si sgretola la maggioranza”. L’unico a sottolineare con chiarezza il carattere coraggioso dell’appello di Molinari è stato Massimo Chiodo, che ha puntato il dito su quelli che secondo lui sono i responsabili della crisi di governo. “Nonostante una gestione personalistica della cosa pubblica, credo che questa città si meriti che i consiglieri facciano uno sforzo, non un altro commissariamento”, ha sostenuto Chiodo. “Ci vuole rispetto per le istituzioni. Visti gli altri interventi di chiusura immagino che ora inizierà un percorso molto difficile. Grazie sindaco per aver comunque detto ai cittadini le cose come stanno in modo serio e trasparente a differenza dei fuoriusciti dalla maggioranza che hanno mostrato un’ambiguità indegna e una mancata assunzione di responsabilità”. Al termine della discussione, tenutasi con toni sorprendentemente pacati, il sindaco si è limitata a dire che amministrare comprende trattare tutti i temi della città, non solo quelli che saltano alle cronache, e che prende atto delle aperture come delle chiusure una collaborazione nel prossimo futuro. 

Mattia Rigodanza