Mettete via gli smartphone, arriva un autobus carico di giochi di società

Riscoprire il piacere di giocare senza necessariamente avere in mano un tablet o uno smartphone e, al tempo stesso, combattere la possibilità di cascare nella ludopatia. Sabato 19 giugno, dalle 9.30 alle 12.30, davanti al teatro De Sica di via Don Sturzo, arriva il Ludobus con i suoi giochi di una volta e quelli di società. Si tratta dell’evento conclusivo di “No slot” progetto che l’amministrazione comunale porta avanti da tempo per contrastare appunto il vizio del gioco d’azzardo, in collaborazione con Ats, Comune di Milano, Città metropolitana, Regione e Distretto sociale paullese. L’iniziativa è aperta a tutti, da 0 a 99 anni, sarà gratuita e saranno rispettate tutte le norme anticontagio previste a causa dell’emergenza sanitaria in corso. “In questo anno e mezzo di lockdown i centri scommesse erano chiusi e i dati rispetto al 2019 saranno sicuramente in calo”, spiega l’assessore ai Servizi alla Persona Antonella Parisotto. “Ma questa tendenza c’era già prima, grazie al nostro impegno. Per esempio, dopo che avevamo messo in campo il primo progetto, che si chiamava “Non t’azzardare”, avevamo registrato una diminuzione del gioco d’azzardo in città del 19%”. E così sabato arriverà un autobus (che nelle scorse settimane ha già fatto tappa a Melegnano, San Donato Milanese, Pantigliate, Paullo, Tribiano e Mediglia) e porterà con se una serie di giochi di una volta, come la lippa o le trottole, e quelli di società per far capire che ci si può divertire anche senza dover avere in mano qualcosa di elettronico. “L’obiettivo è quello di riuscire a intercettare l’abitudine al gioco patologico che si sviluppa, senza accorgersene, anche nei bambini” prosegue l’assessore. “Sembra, infatti, che l’uso dello smartphone con giochi online, abitui anche loro ad avere una ricompensa sbagliata nel caso di risultato positivo della partita che stanno disputando. Da un’analisi fatta in un asilo a Milano sono usciti dati preoccupanti. Il concetto che se vinci ottieni soldi è preoccupante fin nella tenera età”.