11 Settembre 2020

La recente notizia che l’attuale sindaco Caterina Molinari non si ricandiderà alle prossime elezioni ha scosso il panorama politico peschierese. Le reazioni dell’opposizione sono state diverse e vanno dalla delusione alla sorpresa fino, persino, al dispiacere. “Per quanto mi riguarda la fallimentare esperienza di Molinari come sindaco è chiusa già da un pezzo”, dichiara Luca Zambon per il Pd. “L’attuale giunta ha puntato tutto su argomenti ordinari, quali la riqualificazione di strade, marciapiedi e del sistema d’illuminazione, non riuscendo a portare a termine neanche quelli e lasciando Peschiera in stallo, senza un’idea di futuro. In più, vicende come quella del consultorio e di via Galvani mostrano una totale chiusura al confronto con i cittadini e poca trasparenza nelle pratiche. Speriamo che Molinari si assuma le sue responsabilità e lasci il posto anche prima della fine del mandato”.

Più pacato il commento di Davide Toselli, esponente del Movimento 5 Stelle. “Inizialmente contavamo molto su di lei, ma il suo cambio di direzione verso una ferrea chiusura al dialogo ha cambiato le cose. Se all’inizio della legislatura possiamo dire che abbia cercato di fare qualcosa, ora dobbiamo constatare che non è più un’interlocutrice con cui impostare un lavoro costruttivo. Noi, ovviamente, ci auspichiamo che si torni a un confronto reale, ma a giudicare dal comportamento tenuto dalla maggioranza negli ultimi anni, non ci aspettiamo che ció avvenga. Speriamo ci sia in fretta un cambiamento”.

Anche Carla Bruschi di Forza Italia ha voluto esprimere il suo parere. “Vedere una persona mollare durante un percorso è sempre un grande dispiacere”, commenta la consigliera d’opposizione. “Le difficoltà si combattono sempre e abbandonare in un momento difficile non è un bell’esempio. Nell’ultima campagna elettorale è emerso come la nostra città volesse investire su due giovani donne, Caterina Molinari e Chiara Gatti, e il fatto che entrambe abbiano lasciato i loro posti non è che un grande fallimento per tutti. Detto questo, non posso che dare un giudizio negativo al suo operato. Si puó essere incapaci, ma se si ha l’arroganza e la presunzione di perseverare senza ascoltare i consigli e confrontarsi con i cittadini, allora qualcosa non va. Gettare la spugna resta comunque la cosa peggiore da fare”.

Diversa l’analisi elaborata da Massimo Chiodo del Gruppo Misto, che tratteggia un quadro molto preoccupante. “Questa notizia è una bomba fatta esplodere sul panorama politico della nostra città”, tuona Chiodo. “Io non ho condiviso quasi nulla dell’operato della giunta Molinari, ma riconosco in loro la volontà di mantenere le distanze da una certa politica partitica fatta di affaristi che negli anni hanno devastato il nostro territorio. La sua resa è un messaggio inquietante: la politica civica ha perso contro un sistema marcio che si rigenera ricandidando i soliti personaggi responsabili di diverse malefatte. Le recenti autocandidature di Di Palma e Malinverno sono l’espressione di questa politica vecchia e collusa che non vuole lasciare spazio al nuovo”.

Mattia Rigodanza