03 Giugno 2022

La scorsa settimana si è svolta la prima edizione di “Un albero per ricordare”, iniziativa ideata dall’assessorato alla Cultura, in sinergia con Libera. Ogni anno sugli alberi di via Galvani verranno apposte delle targhe riportanti i nomi di vittime innocenti di mafia: la prima è stata per Paolo Borsellino. Il senso dell’iniziativa è legato a un concetto che vuole andare oltre l’aspetto simbolico: ricordare non è un semplice esercizio di memoria. Non rimanere indifferenti è il primo passo per contrastare la mafia e l’amministrazione comunale vuole fare la sua parte. «Gli alberi accompagnano le persone nelle generazioni, sono la prova tangibile che la vita va avanti nonostante le tempeste, così come fa il coraggio di chi lotta per la legalità e trasmette alle generazioni future questo valore» le parole del sindaco Augusto Moretti. Il suo vice Stefania Accosa ha aggiunto: «Li avete uccisi ma erano semi. È una frase che riassume perfettamente ciò che significa la lotta alla mafia. Nessun luogo è esente, la criminalità organizzata assume infinite forme e nonostante questa guerra sembri infinita, alla fine vinceremo».