18 Maggio 2018

Tiene banco la polemica sul disavanzo di Bilancio e anche durante il consiglio comunale di mercoledì sera l’argomento è stato terreno fertile per un dibattito molto acceso. Già nei giorni precedenti il Pd aveva fatto sapere che avrebbe dato battaglia mettendo in evidenza “alcune grossolane mancanze da parte dell’attuale amministrazione che impedirebbero al Comune di utilizzare tutti i soldi previsti dai Bilanci degli ultimi due anni”. Nella comunicazione del gruppo di opposizione si fa riferimento a soli 600mila euro su 2 milioni e 800 mila che sono stati utilizzati dall’amministrazione. Per il Pd i fondi restanti non saranno più usufruibili e, a causa della mancata programmazione da parte dell’amministrazione Molinari, alcune opere, come l’ampliamento delle scuole di San Bovio, non potranno più essere portate a termine. In più il governo nazionale potrebbe sanzionare il Comune di Peschiera impedendogli di utilizzare il disavanzo di Bilancio previsto per il prossimo anno. Non finisce qui. Sembrerebbe che un milione di euro per spese ordinarie non sia stato utilizzato e sia dunque andato perso nel Bilancio 2017, come persi potrebbero essere anche i 200mila euro di oneri di urbanizzazione incassati per la variante del Pgt nel settembre 2017 e mai utilizzati. «C’è una grossa parte dei fondi del disavanzo che il Comune deve per forza accantonare per rientrare nel pareggio di Bilancio», ha spiegato l’assessore Orazio D’Andrea, rispondendo in primis ai dubbi dei consiglieri Lorenzo Chiapella (Pd) e Davide Toselli (Movimento Cinque Stelle). «Confrontando la nostra gestione con quelle targate Falletta e Zambon ci si accorge facilmente che siamo stati noi a fare il migliore utilizzo del conto capitale», ha aggiunto il sindaco Caterina Molinari. «La somma di tutti gli oneri accumulati dalla nostra amministrazione ammonta a 608mila euro. Le uscite, invece, risultano di 595mila, il che vuol dire che rimangono fuori appena 13mila euro, una cifra irrisoria se si pensa che nel 2015 sono stati spesi solo la metà dei fondi disponibili». Da segnalare poi uno spiacevole siparietto che ha visto coinvolto il consigliere Massimo Chiodo. Accusato di aver insultato il primo cittadino nell’atto di abbandonare l’aula in segno di protesta, l’esponente del gruppo misto è stato fatto tornare nel parlamentino dagli agenti della polizia locale, creando così un trambusto assolutamente evitabile.
Mattia Rigodanza