10 Novembre 2020

La pista ciclabile che collega Peschiera a San Donato è finalmente aperta. Ieri, lunedì 9 novembre, infatti, i sindaci Caterina Molinari e Andrea Checchi hanno tagliato il nastro della nuova infrastruttura intitolata a Gino Bartali, campione di ciclismo e salvatore di molte vite durante la seconda guerra mondiale, con il suo impegno clandestino a favore degli ebrei. Il percorso si snoda per 5 chilometri e 200 metri dalla sandonatese piazza 9 novembre 1989, via d’accesso al Terminal M3, alla peschierese via Carducci, in zona Laghetto Azzurro. Quattro chilometri sono nel territorio sandonatese e 1.200 metri su quello di Peschiera. La via ciclabile si sviluppa lungo un asse che dal cuore di San Donato raggiunge le sponde del Lambro, per poi entrare in territorio peschierese attraversando il fiume grazie al nuovo ponte di 35 metri con una superficie calpestabile larga 4 metri. Valicato il Lambro, la pista s’innesta nel sistema ciclabile di Peschiera che è connesso con mete gettonate tra i ciclisti e le famiglie come l’Idroscalo, il parco Forlanini e il castello Borromeo. Contestualmente, la nuova via permetterà di alleggerire il traffico veicolare in transito tra le due città. Pendolari, studenti e clienti del centro commerciale potranno muoversi in bicicletta, rinunciando all’uso dell’auto. La realizzazione dell’opera ha richiesto un investimento di circa 2 milioni e 200mila euro, la maggior parte del quale garantito da un contributo regionale pari a 1 milione e 400mila euro. Della restante quota se ne sono fatti carico i due Comuni. “Riteniamo importante”, ha commentato Caterina Molinari, “che questa strategica infrastruttura viva sotto l'egida di un simbolo del coraggio e del civismo della nostra nazione. In questi tempi così incerti e drammatici, durante i quali abbiamo imparato a dare maggior valore al tempo e a ciò che ci circonda, guardiamo al futuro con speranza. Siamo finalmente in grado di raggiungere la vicina San Donato con mezzi sostenibili, e lo facciamo associando questa possibilità all'esempio di un grande uomo e sportivo, affinché sia d'ispirazione per tutti coloro che inforcheranno la propria bicicletta su questo percorso”.

Mattia Rigodanza