18 Ottobre 2019

Fumata grigia per i quattro lavoratori della Ugitech di via Di Vittorio che, dopo esser stati licenziati e aver ricevuto la solidarietà di loro colleghi, ancora non vedono la fine della loro odissea. L’azienda, che conta 126 dipendenti, ha cessato il rapporto lavorativo con i malcapitati per un presunto calo di produzione, e i sindacati non hanno tardato a farsi sentire per dare battaglia. «Nessun passo avanti nella trattativa, siamo in una fase di stallo», commenta Giovanni Ranzini della segreteria Fiom. «Le parti si sono incontrate alla direzione territoriale del lavoro, dove una commissione determina la legittimità della procedura, ma alla nostra richiesta di revocare i licenziamenti l’azienda ha risposto con una proposta economica di buonuscita, cosa inaccettabile, considerando che non c’erano procedimenti in corso nei confronti degli impiegati in questione e che la cassa integrazione era stata chiusa in agosto».
Situazione scomoda, dunque, che tiene in bilico delle famiglie in attesa di conoscere il loro futuro. «Abbiamo richiesto il rinvio dell’incontro a settimana prossima, nella stessa sede, in modo che i nostri avvocati possano cercare delle soluzioni nonostante la riforma Fornero e il jobs act non aiutino», spiega il sindacalista. «Il presentimento, purtroppo, è che riformuleranno una nuova proposta economica senza ritirare i licenziamenti. Questa vicenda è arrivata come un fulmine a ciel sereno, diffondendo agitazione in tutta l’impresa».
Mattia Rigodanza