14 Luglio 2020

Al processo nei confronti di Ousseynou Sy, il 47enne autista che il 20 marzo 2019, sequestrò un autobus con a bordo 51 bambini, 3 insegnanti e un’operatrice scolastica, dandogli successivamente fuoco, l’avvocato difensore ha chiesto l’assoluzione per il reato di strage. Un’arringa difensiva davvero coraggiosa, calcolando che la scorsa settimana il pubblico ministero aveva chiesto una condanna di 24 anni per sequestro con finalità di terrorismo, strage, incendio, lesioni e resistenza. Secondo il legale dell’imputato non aveva alcuna volontà omicida e incendiaria. A suo dire le fiamme sull’autobus sarebbero state innescate da un corto circuito, a seguito dello speronamento con un’auto dei carabinieri. Anche il fatto che aveva gettato benzina sull’autobus e impregnato le tendine dei finestrini non sarebbero, a suo dire, riconducibili al dolo. Una tesi davvero coraggiosa, se sarà stata anche convincente lo si saprà domani, mercoledì 15 luglio, quando lo stesso Oussesynou Sy, che ha sempre detto di aver agito per difendere le morti dei bambini africani nel Mediterraneo, sarà ascoltato. Nello stesso giorno dovrebbe essere emessa la sentenza di primo grado.