08 Febbraio 2019

L’associazione Subacquea SeaSub prende la palla al balzo e si inserisce in un gruppo di 22 società sportive che, grazie al bando Valori in Campo del gruppo Cap, beneficerà di un cospicuo finanziamento e un sostanziale supporto nello sviluppare progetti che mirano all’inclusione sociale attraverso lo sport. «Abbiamo deciso di ampliare la portata di Valori in Campo per offrire a tutto il territorio della Città Metropolitana nuove opportunità di crescita nel segno dello sport e dell’inclusione», commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Cap. «Puntare sui giovani, sull’attenzione all’ambiente e sulla forza dei valori educativi che lo sport riesce a trasmettere costituisce una potente spinta verso una società di cittadini consapevoli e attenti a ciò che li circonda». La scelta di SeaSub non è certamente casuale. La società è, infatti, attiva da anni a Peschiera e dintorni, e organizzerà per domenica 17 febbraio, presso la piscina Il Quadrifoglio, una giornata di prove subacquee dedicate a ragazzi con disabilità. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto Subacquea senza barriere. «Questo percorso, che ha ottenuto il patrocinio del Comune, prevede un percorso di 2 anni finalizzato alla promozione della pratica dell’attività subacquea tra persone con disabilità fisiche, sensoriali e mentali», spiega Luigi Ferri, presidente e istruttore della società. «In particolare, lo scopo è  quello di favorire la diffusione e la cultura della subacquea per persone con disabilità e l’integrazione di persone in difficoltà nel proprio contesto economico e sociale attraverso la formazione, l’apprendimento dello sport e la creazione di una rete territoriale. La rete, oltre allo scambio di idee ed esperienze, assicurerà la sua presenza capillare e costante sul territorio, la promozione delle attività e il loro compimento. Verranno organizzate giornate di prova dell’attività subacquea presso Il Quadrifoglio e il corso gratuito per 6 persone con disabilità con le prove d’esame al mare in una struttura organizzata. Ovviamente tutti gli istruttori coinvolti sono certificati con la licenza Disabled Divers International. Un altro scopo del progetto è quello di formare subacquei che siano in grado di rapportarsi con la disabilità e di proseguire in autonomia l’attività di accompagnatore subacqueo per persone diversamente abili per far proseguire l’esperienza ai partecipanti dei corsi. Cosí SeaSub si apre ulteriormente agli altri, soprattutto ai più deboli, iniziando un percorso che sarà un momento di crescita per tutti».
Mattia Rigodanza