19 Maggio 2017

Lunedì si è svolta, all’auditorium delle medie di San Bovio, l’attesa assemblea di frazione che portava al centro della discussione alcuni dei temi più scottanti e dibattuti dell’ultimo periodo nella frazione. All’iniziativa hanno preso parte il sindaco Caterina Molinari, il suo vice Marco Righini, la delegata di frazione Chiara Gatti, gran parte della giunta comunale, il consigliere di Forza Italia, e abitante del rione, Luigi Di Palma, unico rappresentante dell’opposizione, e una trentina di cittadini. Al centro della discussione la destinazione del nuovo centro civico di viale Abruzzi e il questionario recentemente distribuito ai residenti, già oggetto di polemica politica in consiglio comunale, grazie al quale l’amministrazione comunale avrebbe potuto prendere in considerazione le preferenze di chi vive nella frazione. Anche se la vera chicca della serata è stata la notizia che dal 3 luglio verrà avviata la fase sperimentale della tanto attesa navetta 926 che collegherà San Bovio alla stazione di Segrate. Tornando al tema principale, dopo un breve excursus storico sulle ordinanze comunali pertinenti che dalla giunta Malinverno a quella Zambon avrebbero dovuto trovare un indirizzo utile per la struttura, si è proceduto ad analizzare i dati del questionario insieme a un sondaggio ufficioso tenutosi su Facebook dal gruppo Amo e vivo San Bovio. Nonostante solo un’esigua porzione della popolazione abbia preso parte a questa consultazione, per quanto riguarda il questionario cartaceo parliamo infatti di appena il 18%, l’esito è chiaro: a contendersi la struttura sono stati il polo sanitario e il centro ricreativo per i giovani. «Abbiamo deciso di dedicare l’edificio alla crescita dei nostri ragazzi», hanno dichiarato Molinari e Gatti. «Crediamo che una struttura, gestita da un’associazione competente, dedicata a corsi e attività per i giovani, sia di vitale importanza». Polemico il consigliere Di Palma che, dopo aver precisato che fu l’amministrazione Zambon a porre fine al progetto già avviato dalla giunta Falletta che prevedeva un distaccamento della materna, ha asserito che un complesso paramedico assistenziale fosse più conforme alle esigenze del quartiere. Altri punti all’ordine del giorno erano la manutenzione ai parchi gioco, i lavori conclusisi alla scuola materna, la viabilità, i progressi del progetto smart city, l’ampliamento del polo scolastico già in programma grazie allo sblocco di fondi decretato recentemente dal governo nazionale. I tempi amministrativi per indire gare e bandi non saranno brevi, ma la strada, seppur ancora piena di ostacoli e opacità, sembra essere quella giusta.
Mattia Rigodanza