10 Marzo 2023

Trentuno ottobre 2002, ore 11.32: un violento terremoto colpisce il Molise e nel Comune di San Giuliano di Puglia crolla la scuola elementare Jovine, uccidendo 27 alunni e la loro insegnante. A quasi 800 chilometri di distanza, il peschierese Giuseppe Manueddu osserva la tragedia. Allena i Pulcini della squadra di calcio di Triginto di Mediglia e non riesce a non pensare che i suoi giocatori hanno la stessa età delle vittime. «Ho provato una forte emozione nel vedere quelle bare bianche e tutti quei peluche in un luogo così insolito come un cimitero» racconta Manueddu, trattenendo le lacrime a stento. «Nel mio cuore è subito nato il desiderio di fare qualcosa per ricordare quei bambini. Non mi sono fatto avanti nell’immediato perché non mi sembrava il caso visto ciò che quella comunità stava affrontando». È il 2004 quando Manueddu si mette in contatto con Antonio Borrelli, allora sindaco del Comune molisano, che nel sisma aveva anche perso la figlia. «È stato lui a darmi il numero di Nicola Tolo, l’allenatore della squadra di calcio del paese» prosegue. E dal loro incontro nasce l’idea del torneo Piccoli Angeli.
«Lo scopo era quello di mantenere vivo il ricordo dei bambini che hanno perso la vita durante il terremoto» aggiunge «Per molti anni, con il patrocinio del Comune, abbiamo ospitato la squadra di Nicola per la gara e anche noi venivamo invitati a San Giuliano di Puglia per giocare». Ma molte altre sono state le iniziative in aiuto alla comunità molisana: «Io e la società in cui allenavo abbiamo finanziato un pulmino per rendere possibili le trasferte della squadra. E abbiamo anche raccolto 2.000 euro con una lotteria per ricostruire la scuola». Inoltre, nella frazione di San Bovio, la memoria dei Piccoli Angeli è portata avanti grazie a un parco intitolato proprio a loro. Insomma, Manueddu ha instaurato un autentico rapporto di solidarietà con il paesino molisano.
E il 31 ottobre 2022, a vent’anni dal sisma, l’attuale sindaco Giuseppe Ferrante ha invitato lui e sua moglie alla commemorazione: «In questa occasione ho portato 16 palloni e 7 medagliette da regalare agli studenti, insieme a un quadro, che ora è appeso nella scuola, e rappresenta un mazzo di 27 gigli azzurri e rosa con altrettanti campanelli e in mezzo una rosa». Da sempre, infatti, Manueddu ha dedicato tutto sé stesso alla causa di questo Comune, compresa la sua grande passione per la pittura. Già in passato aveva regalato un suo dipinto, che adesso si trova nel municipio. Il prossimo obiettivo di Manueddu, però, è un altro: «Ho contattato il Quirinale perché vorrei incontrare il Presidente della Repubblica. Vorrei che fossero riconosciuti i meriti di Nicola e dell’ex sindaco di San Giuliano di Puglia Luigi Barbieri che, dopo Borrelli, con i suoi tre mandati, ha contribuito a risollevare il Comune. Entrambi hanno messo tutto il loro impegno per riportare il sorriso sui volti dei loro concittadini, soprattutto di quelli più piccoli».
Chiara Fasoli