08 Novembre 2018

Peschiera Borromeo si apre al controllo di vicinato. Nella serata di ieri, giovedì 8 novembre, proprio nel momento in cui andavamo in stampa è stato presentato alla cittadinanza il progetto volto all’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alle proprie abitazioni. L’associazione Controllo del vicinato, composta da membri e coordinatori di gruppi già esperti, fornirà consulenza e supporto alle realtà che vorranno partecipare al progetto, oltre che all’amministrazione comunale e alla polizia locale. «La palla è in mano ai cittadini», spiega Chiara Gatti, assessore alle Politiche Culturali e promotrice dell’iniziativa. «In questo caso l’amministrazione non svolge nessun ruolo attivo, ma si pone come ente facilitatore e promotore». Il controllo del vicinato, infatti, funziona tramite una sinergia particolare che deve venirsi a creare tra gruppi di cittadini e le forze dell’ordine. Una volta che i residenti si sono costituiti in piccoli gruppi di monitoraggio, scelgono un referente per ogni gruppo che avrà il compito di contattare la polizia locale ogni qualvolta ci sia una segnalazione di attività che possano minare la sicurezza della loro area di competenza. Al momento, a Peschiera, esistono già delle organizzazioni che hanno promosso qualcosa di simile, come Quei Bovi di San Bovio. E proprio a loro, così come a realtà tipo i comitati di Linate e di Canzo, si rivolge il progetto e gli si chiederà se vogliono svolgere un ruolo fondamentale nel prossimo futuro. «Abbiamo già deciso di distribuire i moduli con i quali i cittadini potranno costituire i gruppi», conclude Gatti. «Ho spinto per portare il controllo del vicinato anche nel nostro Comune perché è un bellissimo esempio di cittadinanza attiva e perché crea ponti e collegamenti tra le persone che abitano vicine. L’operatività di questo progetto, che vede le persone come protagonisti, può aiutare a far crescere la nostra comunità all’insegna della collaborazione».   
Mattia Rigodanza