25 Maggio 2018

Gli studenti dell’istituto comprensivo Montalcini prendono posto dietro il tavolo del consiglio comunale per raccontare la storia del piccolo Giuseppe Di Matteo, innocente vittima della mafia. Durante un lungo progetto, in collaborazione con l’amministrazione comunale e con l’associazione Libera, ai ragazzi è stato affidato il compito di individuare una figura simbolo, uccisa dalla criminalità organizzata, a cui a settembre sarà dedicato un parco giochi in via Matteotti. E così, mercoledì 23 maggio, proprio nell’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie e gli agenti della sua scorta, gli studenti hanno presentato il progetto e raccontato le vicende che portarono alla morte del bambino siciliano. «Abbiamo scelto Di Matteo perché non è una vittima casuale ma è stato ucciso per vendicarsi nei confronti del padre, collaboratore di giustizia», hanno spiegato i giovani. «Della sua vicenda ci ha colpito la mostruosità con cui è terminata, l’efferatezza con cui è stato ucciso e poi sciolto nell’acido. Abbiamo provato a immedesimarci in lui e a immaginare come sarebbe ora se fosse ancora in vita. Il lavoro che abbiamo portato avanti con Libera ci ha aiutato a prendere consapevolezza dei danni che la mafia fa alla società». «Questo percorso è importante per molti motivi», ha dichiarato a margine il sindaco Caterina Molinari. «In primis serve ai ragazzi per diventare adulti consapevoli, e poi li sprona ad aiutare noi adulti a ricordare. Le vittime della mafia sono tra le persone che rendono grande l’Italia».
Mattia Rigodanza