Quando la prima indiscrezione ha raggiunto la nostra redazione, sgomento e incredulità sono state le immediate reazioni. Il silenzio è calato per parecchi secondi, come a voler esorcizzare la notizia. Poi, con il passare dei minuti, quello che si sperava fosse soltanto un errore è diventata una triste e dolorosa realtà. Confermata (ma ormai, purtroppo, ne avevamo la certezza, anche se non ufficiale) da un breve comunicato pubblicato sulla pagina facebook del Comune, a firma del presidente del consiglio Luigi Di Palma.
È stato un pomeriggio lunghissimo quello di venerdì 12 maggio. L’improvvisa scomparsa del sindaco Augusto Moretti ha creato un senso di vuoto in tutta Peschiera Borromeo e anche per noi è stato davvero complicato recuperare quel briciolo di lucidità per verificare cosa fosse realmente successo. Proprio come impone il nostro mestiere, mai come in queste situazioni crudele e bastardo.
Moretti è deceduto mentre si trovava in casa da solo. A quanto pare stava facendo il tapis roulant, quando è stato colto da un malore, quasi sicuramente un infarto, e per lui non c’è stato nulla da fare. La tragica scoperta l’ha fatta la moglie Elena quando è rincasata. E questa è quella che si chiama la fredda cronaca. Per quanto ci riguarda, il minimo indispensabile. Oltre non andiamo, non servirebbe a nulla se non ad alimentare quell’avida curiosità di cui purtroppo alcuni sembrano nutrirsi. Noi, per rispetto verso la moglie Elena, i figli Ludovica e Stefano, i suoi cari e i tanti amici, ci fermiamo qui.
Preferiamo andare un passo oltre e raccontare di quanto affetto e commozione ha mosso nella gente la notizia della morte di Augusto. A questo punto permetteteci di chiamarlo per nome, visto che c’è sempre stata stima tra lui e inFolio, senza che nessuno approfittasse di questo. Non noi che abbiamo sempre raccontato la sua avventura amministrativa con serena obiettività, certamente non lui che non ha mai chiesto una sola riga in suo favore sulla nostra testata. Quello che ci ha colpito nelle ore e nei giorni successivi a questo drammatico evento sono stati la miriade di attestati di stima spontanei giunti da più parti. Si rischierebbe di dimenticarne sicuramente qualcuno se iniziassimo a fare l’elenco. Però è così. Semplici messaggi lasciati sulle varie bacheche dei social che hanno confermato come questo sindaco fosse davvero apprezzato e benvoluto da tutti. Quando qualcuno viene a mancare il rischio della retorica è sempre dietro l’angolo, ma in questo caso è tutto vero. E tra le centinaia di frasi che abbiamo letto in questi giorni, ci permettiamo di riportarne una emblematica. È stata scritta da Claudia Bianchi, segretaria cittadina del Pd, che politicamente è chiaramente sulla sponda opposta. Questo il passaggio: “Ancora non ci credo che il mio sindaco Augusto Moretti non ci sia più”. È quel “mio” che vogliamo sottolineare. E non diamolo come una cosa scontata, perché così non è. Quelle tre lettere hanno un valore immenso che Augusto si era conquistato con la sua capacità di ascoltare, dialogare e rispettare tutti.