09 Giugno 2020

Tutto pronto per la riqualificazione della pista ciclabile di via Galvani, che si trova all’interno del parco Agricolo Sud Milano, è chiusa da cinque anni a causa del mano stradale in numerosi tratti sollevato dalle radici degli alberi che costeggiano la strada. Il cantiere aprirà a fine giugno, ma già porta con sé una serie di polemiche legate al fatto che l’amministrazione comunale ha fatto sapere che saranno abbattute 240 piante (di cui 160 già autorizzate da Città Metropolitana) per una questione di sicurezza. Numerosi i cittadini che hanno protestato davanti a questa ipotesi. A spiegare l’iter che ha portato la giunta a prendere questa decisione è il vicesindaco, con delega all’Ambiente, Marco Righini. “Abbiamo chiesto una prima valutazione a un agronomo sullo stato di salute delle piante e, c’è stata presentata una relazione basata solamente su un’indagine visiva e non strumentale che ci lasciava ancora troppi dubbi. Così, mentre è partita la progettualità della ciclabile, abbiamo chiesto un secondo parere all’agronomo Marco Giorgetti, che ha compiuto anche delle analisi strumentali. E le prove di trazioni effettuate hanno fatto emergere che la pericolosità non era delle piante in sé, quanto dell’apparato radicale non cresciuto in modo opportuno per la strada e per il marciapiede. Non solo; è anche venuto fuori la scarsa qualità del terreno utilizzato e che non permette alle radici di andare in profondità come è necessario”. Questo significa che oltre alla pista ciclabile che sarà fatta in calcestre, oltre ai cordoli di metallo e ghiaia che circonderanno i nuovi alberi, sarà necessario un ulteriore intervento. “Dovremo sbancare tutta la terra attualmente presente” prosegue Righini “e sostituirla con un nuovo terreno più fertile che permetterà alle radici di andare maggiormente in profondità”. A questo punto l’abbattimento delle 240 piante sarà inevitabile anche se il vicesindaco conferma che saranno sostituite e aumentate: “Sul lato del Carengione verranno piantumati 160 alberi che con il tempo raggiungeranno un’altezza intorno ai 25 metri, creando nuovamente un effetto visibile gradevole, mentre sul lato delle industrie posizioneremo 700 tigli che però saranno tenuti in stile siepe. La pista sarà completata e faremo anche il tratto che andrà a collegare via Galvani con via XXV Aprile”. Terminato l’abbattimento degli alberi, quest’estate partiranno i lavori della ciclabile mentre per la piantumazione si dovrà aspettare i mesi giusti, cioè ottobre e novembre. Se non ci saranno imprevisti la nuova ciclabile di via Galvani dovrebbe essere completa con il nuovo anno. L’intera operazione, comprensiva del rifacimento della pista ciclabile che va dal cimitero di Mirazzano al Castello Borromeo (qui, nessun albero sarà abbattuto) è di 1 milione e 150mila euro.