14 Luglio 2017

Problemi con l’illuminazione serale e partono le critiche all’amministrazione comunale. La polemica più grossa arriva proprio da un feudo di questa maggioranza: San Bovio. Da tempo infatti via Umbria la sera è al buio. I lampioni sono spenti e alcuni residenti si lametano sui social network. In particolare sulla pagina Facebook “Amo e vivo San Bovio”, vero e proprio punto di riferimento virtuale della frazione. Alle proteste ha provato a porre un freno l’assessore Chiara Gatti con un paio di interventi, senza troppa fortuna. L’esponente di giunta infatti, che è anche la delegata del quartiere per conto dell’amministrazione comunale, prima ha precisato che “il 12 luglio alle 12 (quindi mercoledì appena passato, ndr) si aprono le buste di un appalto da 40mila euro di elettricista che abbiamo fatto apposta per risolvere le criticità che riguardano la frazione, in particolare viale Umbria, piazzale della chiesa, ciclabile per la Besozza” e successivamente ha tentato di spiegare come intende muoversi l’amministrazione: “È proprio qui il punto: noi non siamo “politici”, non ci muoviamo per il consenso. Non corriamo dietro alle varie richieste, cercando la facciata, cercando di accontentare un po’ qui e un po’ là, correndo dietro a chi urla di più. Ci muoviamo con una progettazione più ampia, che riguarda tutta la città, e che garantisca la qualità a lungo termine. Anche comprare due altalene a dicembre avrebbe fatto più effetto piuttosto che montarle un mese fa: però così abbiamo garantito sicurezza ed equità a tutti i parchetti e un appalto di manutenzione da qui al 2019”. Tuttavia i suoi post non hanno convinto tutti. Tra le repliche si legge “Per garantire la sicurezza dei cittadini sarebbe forse meglio non prendere troppo le distanze dalla politica. Infatti la politica fine a se stessa concordo che è un cancro della società, ma una politica fatta non di ideologie bensì con programmi e scelte concrete è un altra cosa. Comunque la sicurezza dei cittadini è al primo posto. E non da politizzati i problemi urgenti si risolvono con interventi straordinari e non con pianificazioni a lungo termine”. Un altro post, invece ironizzava: “ Con la gara d’appalto e le buste aperte incrociamo le dita: chissà forse per settimana prossima una candela ce la offrono”.