Per evitare lo spreco di acqua, il Comune decide di limitare quella gassata. Le Case dell’acqua sono nate per garantirla gratis ai pioltellesi, ma anche con lo scopo di dimostrare la buona qualità di quella fornita dalla rete idrica pubblica e di limitare la produzione di bottiglie di plastica che inquinano.
Per colpa di qualcuno che ne ha sprecata troppo, adesso però si cambia. Dal 2 ottobre, infatti, per spillare acqua frizzante dall’impianto di via Don Amati, a Seggiano, sarà attivato un sistema di riconoscimento che limiterà l’utilizzo della gasata ai soli residenti nel Comune di Pioltello per un quantitativo massimo di 12 litri procapite a settimana.
Sarà necessario inserire la Carta Regionale dei Servizi, ossia la tessera sanitaria, nel lettore installato a fianco dell’erogatore. La naturale invece potrà continuare a essere attinta liberamente, con la raccomandazione di farne comunque un uso parsimonioso. In seguito sarà installato un sistema analogo, che limiterà l’erogazione della frizzante, nella struttura di via Palermo a Limito. Non cambia niente, infine, per la Casa dell’acqua di piazza Mercato, già dotata di questo dispositivo. Il motivo è anche economico perché più volte si è assistito a un uso smodato dell’acqua, con il conseguente incremento dei costi di gestione di queste strutture da parte del Comune.