10 Gennaio 2020

Abitava a Pioltello con la mamma e le sorelle quando, a soli 15 anni, chiese l’ora a un metronotte e prima di ricevere risposta gli sparò alla schiena, freddandolo. Era il 17 ottobre 1974 e Antonio Cianci, che non spiegò mai il motivo del suo gesto, evitò il carcere proprio per la sua giovane età. Cinque anni dopo, fermato a Liscate, sulla Rivoltana, da tre carabinieri per un normale controllo, li uccise ancora una volta a colpi di pistola, riuscendo a sorprenderli e non dando loro possibilità di reagire. Questa volta però, una volta catturato, finì in penitenziario con l’accusa di triplice omicidio, punito con l’ergastolo. Ebbene, il nome di Cianci, che ora ha 60 anni, è tornato alle cronache lo scorso 9 novembre quando, fuori per un permesso premio di 12 ore, accoltellò, in un corridoio dell’ospedale San Raffaele, un 79enne che aveva appena rapinato di soli 10 euro. Un taglio alla gola che uccise l’anziano. Cianci fu arrestato poche ore dopo. Ebbene in questi giorni il pm Nicola Rossato ha chiesto il rito immediato per il 60enne. A vagliare la richiesta sarà il gip Ilaria De Magistris che, quasi sicuramente, lo concederà. A quel punto Cianci potrà chiedere il rito abbreviato.