07 Aprile 2022

Sono stati definiti i nuovi poveri. Parliamo di quelle persone che all’improvviso si sono trovate tagliate fuori dal mondo del lavoro a causa della pandemia. Ed è proprio pensando a loro che è nato “Cittadinanza al lavoro”, progetto portato avanti da un partenariato che fa capo alla cooperativa sociale Libera compagnia di Arti & Mestieri Sociali insieme al Comune di Pioltello (in rappresentanza del Distretto sociale 3 Est Milano, in cui troviamo anche Segrate, Rodano e Vimodrone), la cooperativa Ripari e CS&L Consorzio Sociale, il tutto promosso e sostenuto dalla Fondazione di Comunità Milano. Durerà due anni, mira a coinvolgere 400 disoccupati e non si limiterà a ricercare un’occupazione, bensì punterà a riprogettare la professionalità delle persone coinvolte. In pratica viene messa da parte la logica assistenziale per sviluppare competenze e nuove abilità. Inoltre, da non trascurare, c’è anche l’idea di coinvolgere le imprese locali.
«Il tema del lavoro è sempre difficile da affrontare» spiega il sindaco Ivonne Cosciotti. «Tentiamo sempre di studiare processi per fare incontrare domanda e offerta, ma in realtà non è così scontato come potrebbe sembrare. Spesso le aziende cercano figure con competenze specifiche, quindi servono percorsi specifici. Ed è quello che ci proponiamo di fare con “Cittadinanza al lavoro”».
Il progetto prevede la costituzione di un fondo solidale da parte di Comunità Milano, a cui si aggiunge un contributo di 40mila euro del Distretto Est Milano, nonché donazioni di privati e di imprese ed enti che saranno parte attiva. Le aree su cui si svilupperà sono quattro: mappatura del mercato del lavoro locale in termini di bisogni dei lavoratori e delle imprese; percorsi di accompagnamento rivolti ai disoccupati per ridefinire la loro professionalità; percorsi per idee di impresa o di progetti professionali individuali; una rete territoriale finalizzata a strutturare finanziamenti, opportunità e servizi che supportino progetti sviluppati nelle precedenti azioni.