23 Febbraio 2021

È il 56enne pioltellese Cordiano Dagnoni il nuovo presidente della Federazione Ciclistica Italiana. La votazione, che si è tenuta nel fine settimana ha visto 128 voti, pari al 56,28%, a suo favore che gli hanno permesso di avere la meglio al ballottaggio su Silvio Martinello, fermatosi a 96 preferenze, pari al 41,92%.
Si tratta di un risultato storico che di fatto chiude 16 anni di presidenza di Renato Di Rocco. Ma Dagnoni, che era presidente del Comitato regionale lombardo, ha fatto sapere che porterà le sue novità senza però al momento toccare i vertici dei tecnici azzurri, tutti confermati sino alla fine del 2021, permettendo così di proseguire la preparazione verso le Olimpiadi di Tokyo, come aveva promesso prima delle votazioni.
Cordiano, figlio di Mario Dagnoni, una figura storica e di spicco nel ciclismo italiano, è un imprenditore dell’azienda di famiglia nel campo meccanico e come pilota di derny ha conquistato 10 titoli italiani e 3 europei. Negli anni passati era salito alla cronache cittadine per aver presentato ben due progetti alle amministrazioni comunali che si sono succedute a Pioltello per poter costruire ai margini dell’innesto della BreBeMi, su un terreno di sua proprietà, un palasport multifunzionale dedicato al ciclismo su pista. Il progetto si proponeva di ridare alla città di Milano un nuovo impianto di assoluto livello dopo che la storica nevicata del 1985 fece crollare il tetto del Vigorelli. L’idea, però, nonostante ci fu un primo incontro esplorativo con il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Saimon Gaiotto, non decollò mai. Chissà se ora tornerà d’attualità.