28 Aprile 2017

Una visita all’Icam, l’istituto a custodia attenuata madri detenute, per conoscere da vicino la realtà del carcere per alcune donne che, oltre ad avere seri problemi con la giustizia, sono anche mamme. È stata questa l’esperienza toccante, che sabato pomeriggio ha coinvolto l’assessore ai Servizi Sociali Antonella Busetto e quello alle Pari Opportunità Jessica D’Adamo, su iniziativa degli attivisti di Radio Radicale. Insieme a loro, il sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi e alcuni esponenti dell’ associazione milanese per l’iniziativa radicale “Myriam  Cazzavillan”. Dopo un giro all’interno della struttura, distaccamento del carcere di San Vittore che si trova in via Melloni, la delegazione ha partecipato a una conferenza stampa. «Incontrare quelle donne è stato davvero emozionante» il commento di Busetto. «Hanno commesso reati gravi e non usciranno per molto tempo, ma l’istituto permette loro di tenere con sé i figli fino ai 6 anni, quando verranno dati in affido». Ed è proprio la presenza dei bambini che rende speciale l’Icam dato che apparentemente  non sembra nemmeno un carcere. «Le guardie sono in borghese e i muri sono decorati con disegni, ci sono tende e spazi per giocare. In questo modo i piccoli non vengono traumatizzati e questo è possibile anche grazie alla presenza di educatori che li portano alla scuola materna dove esiste un comitato di accoglienza ad hoc» continua Busetto, sottolineando l’ottimo lavoro di squadra che sottende al progetto. «Sono coinvolti il ministero della Giustizia, la Caritas cittadina e tante altre persone. Sperando che non debba naufragare per questioni burocratiche, ringrazio il sindaco per avermi avvisata di questa iniziativa, dimostrando come sempre grande sensibilità per il sociale».
Francesca Lavezzari