Una serata per presentare un’esperienza formativa a studenti e genitori interessati, viaggiando fra i ricordi di chi vi ha già partecipato. Giovedì 22 febbraio, all’auditorium dell’istituto Machiavelli sono stati presentati i risultati di Erasmus+. Si tratta di un programma dell’Unione europea che interessa diversi settori, tra cui l’istruzione, e che fa dello scambio culturale fra le scuole del continente lo strumento per accrescere le conoscenze tanto degli alunni quanto dei docenti. “Dal 2018, la nostra scuola è coinvolta nel progetto” ha spiegato la professoressa Maria Grazia Lupo, coordinatrice del programma “e proseguirà fino al 2027”. Dopo le prime iniziative tematiche, nel 2021 l’istituto ha abbracciato la modalità dell’accreditamento, che, fra le altre possibilità, consente a gruppi di studenti di prendere parte a una mobilità di breve periodo. E proprio in merito a questo ambito, alcuni ragazzi hanno raccontato le loro avventure a tutti i presenti, fra cui anche la sindaca Ivonne Cosciotti e l’assessore alle Politiche Giovanili Marta Gerli.
“È stato un viaggio unico che ci ha permesso di metterci in gioco nell’uso dell’inglese” ha detto ad esempio Giorgia, che nel 2022 ha partecipato a un progetto sulle città sostenibili a Saragozza, “Abbiamo conosciuto una nuova cultura e fatto amicizia”. Questo, invece, è stato il commento di Marco che, insieme ad altri membri della redazione del giornalino scolastico “La Macchia”, nel 2023 è andato a Bruxelles per un’iniziativa incentrata sul funzionamento della stampa europea: “È stata un’emozione grandissima vedere la sala del Parlamento e riuscire a parlare con chi fa questo mestiere. È stato molto bello soprattutto perché aspiro a fare questo lavoro”. Un altro momento di scambio molto proficuo è avvenuto con alcuni studenti ungheresi nell'ambito di un progetto sull’ambiente. “Per l'Ungheria un’esperienza come questa è difficile anche dal punto di vista governativo, visto che c'è una certa diffidenza nei confronti dell'Europa” ha spiegato la professoressa Morena Cicolin, che ha accompagnato gli alunni nella trasferta. “È stata una doppia conquista, perché i ragazzi hanno incontrato una lingua poco conosciuta come l'ungherese e perché siamo riusciti a trasmettere che si può sperare nell’Europa”.
L’accreditamento prevede anche opportunità di mobilità individuali di lungo periodo, così come hanno testimoniato Leonardo e Anna rimasti in Spagna per circa un mese. “All'inizio ero titubante perché non ero mai stato lontano da casa così a lungo” ha detto Leonardo “ma poi ho visto l'attività come un'occasione per uscire dalla mia comfort zone e avere al mio fianco una compagna mi ha aiutato nelle difficoltà”. Molto spesso gli scambi sia di breve che di lungo periodo si articolano in due momenti: prima gli studenti del Machiavelli si recano nel paese partner e sono accolti dalle famiglie dei loro coetanei europei, e poi ricambiano l’ospitalità quando questi ultimi vengono in Italia. E infatti, proprio adesso nella loro scuola stanno studiando quattro ragazzi spagnoli che, un po' in italiano e un po' in inglese, hanno raccontato l'importanza che ha per loro questa esperienza. Ospite speciale della serata, è stata Elisa Moreno, la preside del Colegio Nuestra Señora del Carmen di Saragozza. “Prima l’educazione era legata a un ambito locale” ha esordito “Ora la scuola e la società sono cambiati ed Erasmus offre a tutti la possibilità di viaggiare e vivere una realtà veramente globale”.
Il programma, inoltre, offre anche ai docenti viaggi di formazione e infatti diversi insegnanti sono intervenuti riguardo al loro coinvolgimento in progetti di job shadowing, apprendimento linguistico e metodologico. “Il Machiavelli si muove, cresce, si confronta” ha concluso la professoressa Serena Garue, membro dello staff della dirigenza “ed Erasmus è un luogo di incontro. È un percorso tutto volto alla crescita dei ragazzi per formarli non solo come studenti ma come cittadini del mondo”.
Chiara Fasoli