14 Dicembre 2018

Il basket integrato di Pioltello vola alto e riceve il plauso del Gruppo Cap e del Coni Lombardia. La scorsa settimana, infatti, l’Asd Basket Pioltello è stato premiato dal presidente del Gruppo Cap, Alessandro Russo, e dal vicepresidente del Coni Lombardia, Alessandro Vanoi, per il progetto “Basket integrato - Inclusione sostenibile in campo”, con cui la società ha partecipato al bando “Valori in campo: sostenibilità in gioco” promosso dal Gruppo Cap.
Un progetto nato con il preciso obiettivo di promuovere la cultura della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale, facendo leva sul binomio giovani e sport, che quest’anno, alla sua terza edizione, ha assegnato 150mila euro a 22 tra società e associazioni sportive protagoniste del territorio milanese, triplicando il numero di soggetti coinvolti rispetto al 2017.
Il 4 dicembre, tra le 22 società premiate, c’era appunto anche il Basket Pioltello.
«La proposta della società della nostra città è un progetto bellissimo che promuove ancora di più il basket integrato, che già da tre anni si gioca in città» ha commentato l’assessore allo Sport Jessica D’Adamo, presente alla premiazione che si è svolta presso il Palazzo del Coni di Milano. «Fare sport insieme, persone diversamente abili e normodotate di tutte le età, insegna a conoscere gli altri e umanamente arricchisce tutti».
Grande soddisfazione anche quella esternate dal presidente della società pioltellese, Claudio Fina: «Con le risorse del Gruppo Cap formeremo ancor meglio gli allenatori, che per noi sono anche e soprattutto educatori, e continueremo a offrire gratuitamente i i corsi basket integrato, lo promuoveremo in città e fuori città, con l’obiettivo di creare più squadre e nei prossimi anni di affacciarci al campionato di baskin. Siamo già in contatto con l’amministrazione per portare il basket integrato nelle scuole: il suo valore educativo, oltre che sportivo, è straordinario. I ragazzi che giocano con noi sono tutti entusiasti, al punto che credo siano soprattutto le persone normodotate a trarre maggior beneficio da questa attività, in termini di crescita personale e maturazione. Fattori che poi diventano un patrimonio personale importante per tutti, allenatori e dirigenti compresi».
Eleonora D’Errico