23 Febbraio 2018

Guerra aperta senza se e senza ma all’amianto. L’amministrazione comunale di Pioltello sta portando avanti un’operazione di mappatura e controllo di tutti i tetti e delle strutture cittadine caratterizzate dalla presenza di amianto, che verranno inserite molto presto in un registro consultabile da tutta la cittadinanza, una specie di diario nero di questo materiale. I dati emersi, ottenuti incrociando le informazioni in possesso del Comune con quelle della Regione, nonché con quelli ottenuti da sorvoli effettuati da Arpa, hanno portato a individuare circa 360 coperture incriminate, anche se sono ancora in corso gli accertamenti per chiarire il degrado di ogni singola unità: le strutture in amianto, infatti, non sono pericolose a priori, ma a seconda del fatto che possano o meno disperdere nell’aria fibre dannose e cancerogene per l’apparato respiratorio, e questo dipende dallo stato di usura.
Il registro in questione servirà proprio a questo, a chiarire ai cittadini se quel determinato tetto è sotto controllo, è stato bonificato o deve esserlo. «La mappatura è in fase di definizione» ha commentato l’assessore all’Ambiente Giuseppe Bottasini «Secondo i dati riscontrati, le situazioni urgenti sono una qualche decina, mentre quelledubbie, una cinquantina circa: in quest’ultima fascia rientrano quelle denunciate che però non risultano avere un riscontro e che quindi devono essere verificate. Tutte le informazioni saranno inserite in un registro, in modo che tutti possano avere una conoscenza puntuale delle situazioni e si possa sapere, nel tempo, se ancora ci sono piccole aree da segnalare che siano sfuggite. Nel complesso penso che sia stato fatto proprio un ottimo lavoro. Anzi, vorrei cogliere l’occasione per ringraziare gli uffici, che hanno portato avanti una ricerca davvero puntuale e meticolosa». Successivamente si dovrà intervenire anche sulle grandi superfici private, come quella appena bonificata del capannone in via Wagner. Su queste, comunque, l’amministrazione comunale assicura di avere sotto controllo la situazione: il 90% di esse, infatti, sarebbero state messe in sicurezza. Due le grandi aree su cui ancora bisogna intervenire: l’ex deposito degli autobus di via Bellini e la Taylor Industries di Seggiano.
Eleonora D’Errico