24 Settembre 2021

Sindaco uscente, appoggiata oltre che dal Pd e dalla Lista per Pioltello, storiche alleate, anche da due neonate civiche, Persone per Cosciotti e Continuiamo Insieme per Pioltello. Lei, chiaramente è Ivonne Cosciotti e, dopo 5 anni, la sua ambizione è quella di continuare a governare per altri 5.
Allora, carica per questa campagna elettorale e, nel caso, per continuare ad amministrare Pioltello?
«Sono pronta, consapevole delle criticità di questo Comune, ma anche delle sue potenzialità. Io e la mia squadra stiamo incontrando tanta gente ed è bello condividere insieme a loro la visione della città. In questa tornata ci siamo concentrati molto sulla riqualificazione di grossi immobili, ed era necessario, ora vogliamo guardare alla progettazione urbanistica, sportiva, recuperare la scuola di Limito, progettare la Casa della salute, la Casa della cultura a Villa Opizzoni e tante altre iniziative. In breve, abbiamo costruito la Pioltello 3.0, ora stiamo immaginando la Pioltello 4.0».
Le sensazioni come sono?
«Molto buone, la gente mi vuole bene. Sento grande affetto e rispetto intorno a me e per un sindaco certi attestati di stima sono importanti, perché ripagano di tutte le grandi fatiche affrontate».
Ha timori particolari?
«Più che timori, direi considerazioni legate al Satellite, dove gli abitanti  hanno tante attese e magari non hanno avuto tutte le risposte che si aspettavano. Ma stiamo parlando di una realtà particolare che ci ha visti particolarmente concentrati sulla lotta all’abusivismo, al rientro dei debiti e a favorire i condomini per poter accedere al bonus 110%, introdotto a causa del covid. Su quest’ultimo punto, insieme alla Prefettura abbiamo fatto da garanti alle operazioni immobiliari e non è un particolare di poco conto. Inoltre abbiamo aiutato gli amministratori con un piano di rientro a cancellare i debiti delle residenze, senza contare che con i carabinieri liberiamo due case occupate abusivamente alla settimana. Se pensiamo che il covid ci ha bloccato per quasi due anni, direi che abbiamo fatto molto. Certo, c’è ancora tanto da fare e ne siamo consapevoli, ma abbiamo operato per riportare  la vita del quartiere all’interno dei binari della legalità».  
Qual è, invece, la cosa di cui va più orgogliosa?
«Aver cambiato la città. Pioltello ora è vivibile. Abbiamo creato aree di passaggio, sistemato i parchi cittadini, tra cui la Besozza che ora, grazie anche al bar e alle sue passeggiate, sta entrando nelle abitudini dei pioltellesi. È bello vedere gente che frequenta le aree verdi ed è questa la direzione in cui vogliamo proseguire: creare luoghi da vivere».  
Escludendo il Satellite, invece, qual è la difficoltà maggiore che ha riscontrato in questi cinque anni?
«Per come sono fatta io, mi piace parlare poco e lavorare tanto. È vero che non amo raccontare il percorso, quanto il risultato finale. Tuttavia mi sono resa conto che non è stato semplice fare recepire alcune grosse progettualità che abbiamo affrontato. E  in questo caso raccontare i passaggi, anche se non era possibile perché non sarebbero stati capiti, avrebbe giovato».
Facciamo un esempio per fare maggiore chiarezza?
«Certamente. Prendiamo via Nazario Sauro e via D’Annunzio. Molti ci chiedono di asfaltarle. Il problema però è che queste strade sono state cablate e sono state soggette a lavori fognari e quindi bisogna aspettare 60 giorni dall’ultima copertura, per compiere un lavoro fatto bene. Sono particolari che non stiamo a raccontare, però la gente non sa e si lamenta. Ma proseguiamo senza farci condizionare. Nella mia mentalità, voglio le cose fatte bene e quindi non mi faccio prendere dalla fretta. Abbiamo investito 30 milioni per i lavori sulle strade, vuoi che non riuscivamo a riasfaltare due vie? Semplicemente lo faremo quando sarà il momento giusto».
Oltre alle storiche Pd e Lista per Pioltello, ad  appoggiare la sua candidatura troviamo altre due liste civiche. Nel caso di vittoria, vedremo la stessa giunta di oggi o dobbiamo aspettarci qualche cambiamento?
«Valuterò in base a come andranno le elezioni. Con Pd e Lista per Pioltello abbiamo lavorato benissimo e in sintonia, però l’esito delle urne va valutato. È una forma di rispetto nei confronti dell’elettore. Senza sbilanciarmi troppo, o fare nomi, cosa che non avrebbe senso, direi che qualche cambiamento in giunta sarà possibile».
Cosa pensa dei suoi due avversari alla corsa per la poltrona di sindaco?
«Penso che Giampiero Dio abbia fatto bene a candidarsi. Anche se negli ultimi tempi il Movimento Cinque Stelle sembra sia in calo, parliamo di  un partito dove il dissenso di molti cittadini trova la sua casa. Per cinque anni ha svolto il ruolo di consigliere comunale all’opposizione e ha portato avanti anche battaglie diverse dalle nostre, tuttavia gli riconosco assolutamente la sua buonafede politica. Per quanto riguarda invece Claudio Fina, lo conosco da anni e non ho un particolare pensiero politico su di lui. Questo fronte politico che lo sostiene mi sembra un po’ un carro   raffazzonato su cui stanno cercando di salire un po’ tutti quei soggetti che per un motivo o per un altro ce l’hanno con me».
Perché i pioltellesi dovrebbero rivotarla?
«Perché ho fatto quello che avevo detto avrei fatto, perché sono una persona onesta e perché sto in mezzo alla gente da sempre e non solo in campagna elettorale. Tre caratteristiche che in politica ormai sono merce rara».
Lunedì 4 ottobre alle ore 15 si chiuderanno i seggi. Alle 15.05 Ivonne Cosciotti cosa farà?
«Sarò agitata e in attesa di sapere i risultati. Sono molto curiosa di sapere come i pioltellesi avranno deciso di votare».