29 Novembre 2019

Una secchiata di vernice rossa, in sfregio al ricordo di Vittorio Vik Arrigoni, gettata sul cartello posizionato nel parco di via Bizet, dedicato al giovane giornalista e pacifista assassinato il 15 aprile 2011 nella striscia di Gaza. Ed è la quarta volta in circa due mesi che qualcuno vandalizza la targa, un gesto di inciviltà assoluta, un accanimento inspiegabile. A prendere una posizione forte sulla vicenda è la Rete per la Pace Pioltello: “Un gesto brutto e indegno. Vittorio è stato barbaramente ucciso in difesa dei diritti umani. E la sua memoria sembra però scomoda in città. Non ha senso”, si legge sulla sua pagina sociale. E nel tentativo di rendere pubblico il proprio sgomento e, al tempo stesso, cercare di trovare una soluzione definitiva, Rete per la Pace ha scritto una lettera aperta al sindaco Ivonne Cosciotti, al comandante della polizia locale, Lorenzo Mastrangelo, e a tutti i cittadini. “A inizio settembre avevamo denunciato il fatto che il cartello fosse stato imbrattato da mani ignote” si legge nella missiva “Poteva essere un evento unico e di poco significato. L’amministrazione ha provveduto subito a farlo ripulire.Purtroppo nell’ultimo mese la situazione si è ripetuta altre volte (...) vi è chiaro significato di sporcarne la memoria. Vittorio è stato barbaramente ucciso durante la sua personale missione di pace, ma a qualcuno in città il suo nome resta scomodo”. E così, per porre un freno a questi episodi,
Rete per la Pace chiede “al sindaco, all’amministrazione e alle forze dell’ordine di mettere in campo ogni azione opportuna difesa di questi valori e a sostegno del parco a lui intitolato” e, più in generale, “a tutta la città di difendere il valore della memoria di Vittorio Arrigoni e di proseguire nel favorire in ogni occasione e situazione a difenderne il messaggio di pace”.